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Giovedì 02 NOVEMBRE 2017
Caso glifosato. Deputati USA mettono in dubbio integrità scientifica IARC

Con due lettere, i rappresentanti del Congresso esprimono preoccupazione sul sistema di revisione dell'agenzia dell'OMS dopo il caso sul glifosato sollevato da Reuters che che aveva evidenziato omissioni e correzioni sulla bozza della monografia che nel 2015 ha portato a concludere che l'erbicida glifosato è un 'probabile cancerogeno'.

(Reuters) – Due deputati americani avrebbero chiesto all'Agenzia dell'OMS che si occupa di cancro (IARC) di prepararsi a testimoniare sul lavoro svolto dalla stessa Agenzia, nell'ambito della valutazione delle sostanze che causano tumori. I due deputati avrebbero espresso la propria preoccupazione sull' “integrità scientifica” dell'Agenzia. I dubbi sono sorti dopo l'indagine della Reuters, che aveva evidenziato omissioni e correzioni sulla bozza della monografia che nel 2015 ha portato a concludere che l'erbicida glifosato è un 'probabile cancerogeno'.
 
L'Agenzia, un'unità semi-indipendente dell'OMS con sede a Lione, in Francia, ha valutato negli ultimi anni se sostanze tra le più disparate, come caffè, telefonini o i processi di trasformazione della carne, fossero alla base dello sviluppo di tumori, report che avrebbero tutti causato controversie.
 
Ma a proposito della sua integrità scientifica, la IARC si è sempre difesa dichiarando che le valutazioni vengono effettuate con metodi scientificamente riconosciuti e le sue monografie “ampiamente rispettate per il loro rigore scientifico, il processo standardizzato con cui vengono redatte e la trasparenza e la libertà da conflitti di interesse”.
 
In una seconda lettera inviata al Segretario della Salute Eric Hargan, i rappresentanti del Congresso Lamar Smith e Andy Biggs avrebbero espresso preoccupazioni sul fatto che le riunioni di valutazione, deliberazioni e le bozze della IARC non fossero pubbliche, soprattutto considerando i finanziamenti ricevuti dal National Institute of Environmental Health Sciences e dal National Institutes of Health, e dunque dalle tasse dei cittadini americani. Citando dati del National Institutes of Health americano, si parla di più di 48 milioni di dollari ricevuti dal 1985 a oggi, più di 22 milioni di dollari dei quali sarebbero andati ai programmi per produrre le monografie.
 
I due deputati hanno chiesto a IARC di rispondere ai loro dubbi entro l'8 novembre, e al Dipartimento della Salute americano - in merito ai finanziamenti - entro il 15 novembre.
 
Fonte: Reuters
 
Kate Kelland
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità) 

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