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Giovedì 23 NOVEMBRE 2017
Piano di riordino regionale. D’Ambrosio Lettieri (Di): “Putignano emblema dell’agonia del sistema sanitario della Puglia”

“È inaccettabile lo smantellamento del sistema sanitario nella bassa Murgia”. Così Luigi d’Ambrosio Lettieri (Di), componente Commissione Sanità Senato, descrive la situazione della sanità in alcune aree della Puglia, dopo la protesta dei cittadini della zona che si oppongono al piano di riordino regionale. Per il senatore “Putignano rappresenta l’emblema dell’agonia dell’intero sistema sanitario regionale”.

"Ciò che accade a Putignano e al suo ospedale è l’emblema di una politica sanitaria fallimentare in tutta la regione, dal Gargano al Salento, scollegata totalmente dai fabbisogni dei territori e dalle esigenze sia dei cittadini che degli operatori cui tocca garantire efficacemente la prestazione sanitaria”. A parlare è il senatore Luigi d’Ambrosio Lettieri (Di), componente Commissione Sanità Senato, dopo la protesta degli abitanti della zona contro il piano di riordino della Puglia.
 
“Migliaia di cittadini – ha spiegato d’Ambrosio Lettieri - sono scesi in piazza insieme ai Sindaci del territorio di Putignano per protestare contro il piano di riordino regionale targato Emiliano che senza tenere in alcun conto le esigenze del territorio e quelle dei cittadini della bassa Murgia, prevede il declassamento dell'Ospedale Santa Maria degli Angeli”.
 
“Cieco e sordo ad ogni richiamo al buon senso, il governo regionale -  ha aggiunto il senatore - si trincera dietro le ragioni della riorganizzazione e razionalizzazione ospedaliera e invece chiude eccellenze, mina il sistema alla base, lascia sguarnito di un importante presidio ospedaliero di primo livello un'area così vasta e articolata. In questo modo pregiudica, di fatto, il diritto alla tutela della salute di migliaia di persone che si avvalgono dei servizi sanitari, peraltro da tutti riconosciuti, soprattutto per alcune aree di competenze, come ginecologia, ostetricia e neonatologia, di assoluta eccellenza”.

“Eppure già diverso tempo fa – ha detto d’Ambrosio Lettieri - con la costituzione di un Comitato per la difesa dell’Ospedale guidato da Vito Valentini e oggi con il Comitato civico ‘Giù le mani dall’ospedale’ erano stati sollevati dubbi, criticità, disservizi e incongruenze. Che non mancano nel piano di riordino dove con una mano si stabilisce che nell’Ospedale di Putignano venga attivato un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (Spdc) con dotazione di 15 posti letto ad oggi ancora al palo con grande detrimento per pazienti e familiari. Con l’altra mano si chiudono reparti che funzionano, creando disservizi non solo nell’area interessata, ma anche nell’ospedale destinatario del trasferimento – Monopoli – perché ad aumento spropositato del flusso di pazienti non corrisponde un adeguamento della struttura”.
 
“E questo è solo un tassello di un puzzle che sta minando i livelli essenziali di assistenza in tutta la regione, come ben certifica l’Agenas. L’agonia della sanità pugliese non ha fine. I cittadini pugliesi – ha sottolineato il senatore - pagano un prezzo altissimo all’inefficienza delle politiche sanitarie del governo regionale, segnate da ritardi inaccettabili e assenza di visione strategica e programmatica, nonché asservite a logiche che evidentemente nulla hanno a che vedere con il bene della comunità, il potenziamento della medicina territoriale, la la garanzia dei Lea, la riduzione delle liste d’attesa”.
 
“Anche una struttura riconosciuta da tutti come un punto di riferimento per garantire livelli essenziali di assistenza in un territorio vasto e articolato come quello della bassa murgia, l’Ospedale Santa Maria degli Angeli di Putignano, appunto, sembrerebbe restare vittima di queste logiche e di un incoerente e deleterio impoverimento dei reparti da un punto di vista funzionale, tra soppressione di posti letto, taglio degli organici e mortificazione del lavoro di tanti operatori sanitari. Una situazione comune a molti ospedali della puglia e al settore in generale, come dimostrano le puntuali rimostranze dei medici scesi in piazza in questi giorni. Cittadini e operatori – ha concluso d’Ambrosio Lettieri - meritano rispetto e ascolto”.
 

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