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Giovedì 23 NOVEMBRE 2017
Ictus. D’Ambrosio Lettieri (Dit) e Mandelli (FI) presentano odg in legge di Bilancio: “Terza causa di morte, occorre terapia di attacco”

L’odg impegna il Governo ad adottare misure adeguate ad incoraggiare la prevenzione e diagnosi dell'ictus, favorire percorsi terapeutici e pratiche sanitarie ottimali nella gestione del paziente, facilitare l'accesso ai farmaci e sensibilizzare sia l'opinione pubblica che gli operatori sanitari sull'importanza dell'adozione di corretti stili di vita in termini di prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Una “terapia” d’attacco per prevenire e curare l’ictus cerebrale, che è la terza causa più comune di morte al mondo e la principale causa di incapacità funzionale: è questo in sintesi l’obiettivo dell’ordine del giorno presentato in V^ Commissione al Senato - in sede di esame della legge di Bilancio - dai senatori Luigi d’Ambrosio Lettieri (Dit) e Andrea Mandelli (FI).

“Le malattie cardiovascolari rappresentano la più importante causa di morte al mondo e l'elevata incidenza di queste patologie rappresenta una minaccia globale alla sostenibilità dei servizi sanitari, sia in termini di prestazioni che di costi - si legge nell’odg - in particolare, l'ictus celebrale colpisce per il 50% persone di età inferiore ai 65 anni, per il 12% al di sotto dei 45 e, inoltre, comporta per il paziente perdita di funzionalità, nonché un significativo peggioramento della qualità della vita. Nell'80% dei casi si verifica un ictus ischemico, che può essere legato a carotidopatie extracraniche o ad emboli a partenza dal cuore, questi ultimi quasi sempre in presenza di fibrillazione atriale che è un'anomalia del ritmo cardiaco. Provoca l'accelerazione o il rallentamento eccessivo della frequenza cardiaca e ha natura asintomatica, circostanza che contribuisce a ritardare una diagnosi tempestiva e, conseguentemente, l'avvio di un adeguato trattamento farmacologico”.

I senatori sottolineano come “la carotidopatia extracranica sia un'affezione delle arterie carotidi al collo, dovuta alla presenza di placche che possono embolizzare e determinare, appunto, un ictus cerebrale. Tra le concause anche valori alti di colesterolo ldl e ipercolesterolemia”.

L’odg impegna il Governo ad adottare misure adeguate a: incoraggiare prevenzione e diagnosi dell'ictus celebrale, della fibrillazione atriale, dell'ictus cardioembolico, della carotidopatia extracranica, dell’ipercolesterolemia e a favorire la ricerca scientifica; favorire percorsi terapeutici e pratiche sanitarie ottimali nella gestione del paziente colpito da una delle suddette affezioni cardiovascolari; facilitare l'accesso ai farmaci e ai dispositivi diagnostico-terapeutici utili per la prevenzione e il trattamento dell'ictus celebrale, della fibrillazione atriale, dell'ictus cardioembolico e della carotidopatia extracranica; sensibilizzare, anche mediante apposite campagne informative, sia l'opinione pubblica che gli operatori sanitari sull'importanza dell'adozione di corretti stili di vita in termini di prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Infine, a “promuovere l'adozione di percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali mirati e multidisciplinari, nonché un modello di gestione del percorso terapeutico di tipo coordinato che consenta al paziente, dopo un iniziale screening periferico, di accedere a terapie non farmacologiche presso strutture specificamente idonee ad erogare tali prestazioni”.

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