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Mercoledì 29 NOVEMBRE 2017
Diabete e obesità: in un anno hanno provocato 800.000 nuovi casi di tumore

Il tumore è sempre più curabile, ma la prevenzione resta il mezzo più importante per combatterlo. E parlando di fattori di rischio, immediato è pensare alle responsabilità del fumo; molto meno a quelle di diabete e obesità, nonostante le loro dimensioni ormai pandemiche. Un lavoro pubblicato su Lancet Endocrinology & Metabolism apre finalmente gli occhi sul numero di tumori direttamente attribuibili a diabete e chili di troppo. Tanti, troppi per poter essere ignorati. E gli esperti chiedono interventi immediati.

Sono stati quasi 800 mila i casi di cancro registrati nel 2012 in tutto il mondo, attribuibili direttamente al sovrappeso/obesità e al diabete. Un numero corrispondente al 5,6% di tutti i nuovi casi di tumore per quell’anno, molte migliaia dei quali evidentemente evitabili. A darne notizia sono gli autori di uno studio pubblicato su Lancet Endocrinology & Metabolism che hanno anche scorporato le responsabilità per singolo fattore di rischio: un elevato indice di massa corporea (BMI > 25) nel 2012 ha causato 544.300 nuovi casi di cancro, mentre al diabete ne sono riconducibili 280.100.
 
800 mila nuovi casi di tumore, attribuiti a fattori di rischio modificabili, rappresentano già una cifra ragguardevole, ma gli esperti mettono in guardia dal fatto che nei prossimi anni questi numeri sono destinati ad aumentare, vista la pandemia di diabete e di obesità e le previsioni epidemiologiche tragiche almeno da qui ai prossimi vent’anni.
 
Al momento nel mondo si contano 422 milioni di persone con diabete e oltre 2 miliardi di persone obese o in sovrappeso. Utilizzando le stime di prevalenza di diabete e obesità/sovrappeso per il 2025, gli autori dello studio prevedono un aumento di tumori attribuibili a questi due fattori di oltre il 30% nelle donne e del 20% tra gli uomini, rispetto alla prevalenza registrata nel 2002.
 
BMI elevato e diabete sono noti fattori di rischio per una serie di tumori a causa delle tante alterazioni biologiche ad essi correlati: iperinsulinemia, iperglicemia, stato di infiammazione cronica, alterazioni ormonali (in particolare a carico degli estrogeni).
 
Secondo i risultati di questo studio, che ha valutato i dati relativi a 175 nazioni tra il 1980 e il 2002, sarebbero 18 i tipi di tumore influenzati da questi fattori di rischio. Nel 2012, gli autori hanno raccolto i dati di incidenza di 12 tipi di tumore per 175 nazioni e li hanno incrociati con i dati di elevato BMI e di diabete per quegli stessi Paesi.
 
La maggior parte dei casi di tumore attribuibili a diabete e sovrappeso/obesità è stata registrata nei Paesi occidentali ad elevato reddito (il 38,2%, cioè 303.000 su 792.600 nuovi casi); seconde in classifica le nazioni dell’est e del sud-est asiatico (24,1% cioè 190.900 su 792.600 nuovi casi).
 
Le neoplasie del fegato(soprattutto nei Paesi asiatici e nella regione Asia Pacifico ad elevato reddito) e quelle dell’endometrio/mammella (soprattutto in Europa) sono state quelle che hanno dato un contributo numerico maggiore ai casi di tumore attribuibili al diabete (tumori del colon retto, pancreas, fegato, colecisti, mammella endometrio) o ad un elevato BMI (mieloma, tumore del colon retto,colecisti, pancreas, rene, fegato, endometrio, mammella, ovaio, stomaco, tiroide, esofago). Ma ci sono sempre più evidenze che legano il diabete ad un’aumentata  incidenza di mieloma, tumori della vescica, del rene e dell’esofago; questo studio potrebbe dunque aver sottostimato il numero di tumori attribuibili ai diabete.
 
Trend di incidenza di tumori correlati a diabete o obesità in aumento.Tra il 1980 e il 2002, l’aumento di incidenza del diabete nel mondo ha portato nel 2012 ad almeno 77.000 nuovi casi di tumore, attribuibili a questa condizione, facendo segnare un aumento del 26,1%. Nello stesso arco temporale, l’aumentata incidenza di sovrappeso/obesità ha prodotto un aumento del 31,9% dei nuovi casi di tumore attribuibili ad un elevato BMI (174.040 nuovi casi).
 
A mostrare il maggior incremento di nuovi casi di tumore attribuibile a diabete e sovrappeso/obesità sono state le nazioni dell’Asia e dell’Africa sub-sahariana; in particolare i casi di tumore correlati al diabete nel 2012 sono aumentati dell’88% tra i maschi del sud-est asiatico, passando dai 3.500 casi del 1990, ai 6.600 casi del 2012. Analogamente, i casi di tumore attribuibili ad un elevato BMI tra le donne dell’Africa sub-sahariana sono aumentati dell’80% dal 1990 (5.400 casi) al 2012 (9.700 casi).
 
“L’aumentata incidenza di diabete e obesità a livello globale  - commenta il primo autore dello studio Jonathan Pearson-Stuttard, dell’Imperial College di Londra – potrebbe condurre ad un sostanziale aumento di percentuale dei tumori attribuibili a questi fattori di rischio, se non si interviene. Queste proiezioni destano particolare preoccupazione, anche in considerazione degli elevati costi del cancro e delle malattie metaboliche e sottolineano la necessità di migliorare le misure di controllo e di aumentare la consapevolezza del legame tra cancro, diabete ed elevato BMI”.
 
“Sia il diabete che l’obesità – scrive in un editoriale di commento pubblicato sullo stesso numero il dottor Graham Colditz, Washington University School of Medicine (USA) – sono cause modificabili di tumore sulle quali è possibile intervenire a più livelli, sull’individuo, sulla comunità, sui sistemi sanitari e politico. E’ necessario intraprendere più azioni per far sì che la gente mantenga un peso corporeo salutare durante tutto l’arco della vita, a cominciare da giovani”.
 
Lo studio è stato supportato da NIHR e Wellcome Trust ed è stato realizzato da ricercatori dell’Imperial College di Londra e dall’International Agency for Research on Cancer (IARC).
 
Maria Rita Montebelli

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