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Mercoledì 29 NOVEMBRE 2017
Legge di Bilancio. Scotti (Fimmg): “Solidarietà a medici dipendenti ma pronti a rilanciare sciopero medicina generale”

"Siamo in attesa di ulteriori provvedimenti in questa manovra indispensabili ad avviare una nuova e concreta stagione di sviluppo delle cure primarie. Qualora non ci siano risposte concrete potrebbero essere intraprese azioni di protesta e sciopero”, commenta il segretario nazionale Fimmg.

"Siamo solidali con la protesta indetta dai medici dipendenti che soffrono l’aumento dei carichi assistenziali dovuti al blocco del turnover e al mancato investimento in formazione specialistica”. Lo dichiara il segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti.
 
“Tutto ciò – sottolinea Scotti - denota una mancata programmazione da parte delle forze politiche che, anche in occasione dell’attuale discussione della legge di bilancio, dimostrano scarsa sensibilità alle necessità di tutto il comparto sanitario, anche verso la medicina convenzionata che soffre maggiormente della mancanza del rinnovo convenzionale sia in termini economici, considerato che la rivalutazione dell’inflazione programmata degli ultimi 8 anni già riscossa dai colleghi dipendenti non è mai stata corrisposta ai medici convenzionati, sia in termini di progettazione delle nuove necessità del territorio”.
 

“Apprezziamo le dichiarazioni del Presidente del Comitato di Settore Garavaglia, che conferma la disponibilità economica per il rinnovo dell’Acn della medicina generale e siamo in attesa di ulteriori provvedimenti in questa manovra indispensabili ad avviare una nuova e concreta stagione di sviluppo delle cure primarie che porti reale beneficio e sostegno ai cittadini ed avvii il necessario percorso di allocazione appropriata delle risorse per la sostenibilità del Ssn. Queste sono state le condizioni per cui già da tempo il Consiglio Nazionale della Fimmg ha dato mandato al Segretario Nazionale e all’Esecutivo Nazionale di proclamare lo stato di agitazione della categoria e qualora non ci siano risposte concrete potrebbero essere intraprese azioni di protesta e sciopero”. conclude Scotti. 

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