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Lunedì 22 GENNAIO 2018
Il futuro della sanità piemontese: super Asl centralizzata e investimenti farmaceutici

In un convegno tenutosi lo scorso 19 gennaio, Saitta ha annunciato la creazione di un’Asl unica per gli acquisti mentre Massimo Scaccabarozzi (Farmindustria) si è dichiarato pronto a investire in Piemonte su farmaci innovativi.
 


Si prospetta un futuro ancora più roseo per la Sanità del Piemonte stanno a quanto emerso da un convegno promosso e organizzato da Federsanità Anci con il sostegno di Janssen lo scorso 19 gennaio.
L’incontro, dal titolo “La sanità del futuro e la sua governante”, è stato l’occasione per una serie di significativi annunci da parte delle istituzioni presenti al tavolo dei relatori.

Il primo e, in qualche modo un po’ a sorpresa, quello da parte dell’assessore Regione alla Sanità Antonio Saitta che ha annunciato la decisione di creare una “super Asl centralizzata” per effettuare gli acquisti. “Garantirà controlli più efficaci e procedure più snelle”, ha dichiarato l’assessore.

Per il momento, quella che è stata definita As@p, è una comunicazione avvenuta nella giunta del 19 gennaio ma, a breve, dopo aver superato la discussione in Consiglio regionale, potrebbe diventare operativa. Il Piemonte, dunque, sceglie la strada già percorso da altre Regioni come il Veneto, la Toscana e la Liguria. “La nascita della nuova Azienda sanitaria centralizzata per gli acquisti – ha ancora detto Saitta - va nella direzione di sbloccare risorse e sempre più si dovrà agire sulla concorrenza per ottenere maggiori risparmi”.

L’intenzione di investire maggiori risorse in Piemonte e, nello specifico, nel Parco della Salute è invece l’annuncio del presidente di Farmindustria e presidente Janssen Massimo Scaccabarozzi. In un intervento di circa trenta minuti, il presidente ha snocciolato dati sui costi farmaceutici e sulle tecnologie legate ai farmaci innovativi sia oncologici sia quelli sul versante dell’epatite C. Il Piemonte si conferma attrattore di investimenti grazie ai suoi importati progetti pronti al decollo e alla credibilità che ha fornito con l’uscita dal piano di rientro.  

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