quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 22 GENNAIO 2018
Arezzo. Non c’è il tempo di raggiungere l’ospedale: donna partorisce in casa

Il tempo di chiamare i nonni per sistemare gli altri due bimbi ed è già troppo tardi per andare all’ospedale. La donna partorisce con la sola assistenza del marito che poi viene raggiunto dagli operatori del 118. Mamma e bambina stanno bene.

Troppo veloce il parto per raggiungere l’ospedale. Così ieri sera, a Vitiano, una frazione di Arezzo con poco più di 600 abitanti, una donna ha dato alla luce una bambina a casa assistita solo da marito.

“Le prime contrazioni dopo cena, il tempo di chiamare i nonni per sistemare gli altri due bimbi e la mamma guarda il marito e dice: ‘non c’è più tempo io lo faccio qui’”, ricostruisce l’azienda Usl 8 di Arezzo in una nota. “La bimba non aveva intenzione di aspettare: la testa era già fuori. Il marito non si è fatto prendere dal panico ma ha accolto tra le sue mani la piccolina.  Poi l’ha data alla mamma, come da protocollo, per il contatto pelle a pelle, pratica vantaggiosa tanto per la piccola quanto per la donna”.

Però a quel punto è è arrivata la paura che qualcosa non andasse bene: “Con la luce di casa –ha raccontato il babbo - la bimba sembrava tanto scura e non c’era nessuno a rassicurarci sul fatto che la bimba stesse bene perché non aveva pianto immediatamente,  come invece era accaduto le altre due volte in sala parto”.

 Così il neo-papà si rivolge al 118. “È a questo punto che mi sono tranquillizzato: dalla centrale del 118, infatti, mi hanno dato tutte le indicazioni per prendermi cura della piccola e di mia moglie in attesa dell’arrivo dell’ambulanza”.

I sanitari, al loro arrivo, hanno constatato che mamma e figlia stavano bene: trasportate dal 118 al San Donato sono state affidate alle cure di ostetricia e neonatologia.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA