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Martedì 30 GENNAIO 2018
Emilia Romagna. Quasi 1.000 pazienti trattati con cannabinoidi negli ultimi mesi del 2017

Lo ha riferito l’assessore alla Sanità rispondendo a un’interrogazione in cui si chiedevano ragguagli sulle carenze di farmaci a base di cannabis in Regione.

In Emilia Romagna “tra settembre e novembre scorsi, sono stati trattati complessivamente 814 pazienti con cannabinoidi a uso medico”.
È l’assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi a fare un primo bilancio dell’impiego della cannabis a uso terapeutico nella Regione.

Venturi è intervenuto in Giunta rispondendo a un’interrogazione della consiglieri del Partito Democratico Marcella Zappaterra che denunciava la carenza di farmaci cannabinoidi.

“Numerosi pazienti dalla scorsa primavera lamentano notevoli difficoltà di reperimento di tali preparazioni, regolarmente prescritte, a causa dell’inadeguatezza della produzione nazionale e di ulteriori difficoltà recentemente insorte nell’importazione dall’estero”, rileva nell’interrogazione la consigliera Pd. Inoltre, “questa criticità si è drammaticamente accentuata a fine anno, quando, finite le scorte disponibili dell’Istituto Chimico Farmaceutico Militare e terminata la quota di importazioni autorizzate ai sensi delle normative internazionali sugli stupefacenti (sottostimate rispetto alla domanda reale) sono di fatto diventati introvabili in regione ed in tutto il paese, preparati a base di cannabis, in particolare contenenti THC”.
Il risultato, conclude Zappaterra, è che “la salute di alcuni di questi pazienti è stata compromessa dalle interruzioni della terapia causate dalla carenza dei farmaci regolarmente prescritti”.

Venturi, pur non negando le difficoltà, ha però precisato che a oggi “sono stati pochi i casi segnalati di carenza e indisponibilità”.


 

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