quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 30 GENNAIO 2018
Volkswagen nella bufera per test gas sulle scimmie

Si arricchisce di particolari la vicenda dei test sui gas di scarico che Wolkswagen avrebbe commissionato all’European Research Group on Environment and Health in the Transport Sector, per i quali sarebbero state usate scimmie come cavie. Nello scandalo sarebbero coinvolte anche Daimler e BMW. Salta intanto la prima testa tra i manager della casa automobilistica di Wolfsburg. Si tratta di Thomas Steg, responsabile delle relazioni esterne.

(Reuters Health) – “Farò tutto il possibile per garantire che questo caso venga esaminato nel dettaglio. Chiunque sia responsabile, dovrà rendere conto di quanto successo”. Con queste parole, Hans Dieter Poetsch, responsabile dell’organo di vigilanza di Volkswagen, ha risposto all’articolo apparso venerdì 26 gennaio sul New York Times, secondo il quale alcune case automobilistiche tedesche avrebbero commissionato test sugli effetti dei gas di scarico del diesel all’European Research Group on Environment and Health in the Transport Sector (EUGT).
 
L’istituto, ormai non più operativo, sarebbe accusato di aver eseguito i test sulle scimmie e addirittura su persone. L’organo di vigilanza di Volkswagen ha avviato immediatamente un’indagine interna su chi ha commissionato i test sui primati per valutare la tossicità dei fumi tossici del diesel, mentre il Governo tedesco ha dichiarato che queste sperimentazioni erano ingiustificabili.
 
La vicenda
Nel 2014 l’European Research Group on Environment and Health in the Transport Sector avrebbe disegnato studi ad hoc per provare la non pericolosità del gasolio non era pericoloso, quando invece alcuni dati dimostravano invece che i gas di scarico del combustibile erano cancerogeni. L’EUGT, secondo il New York Times, avrebbe ricevuto finanziamenti da Volkswagen, Daimler e BMW. Ieri Volkswagen ha dichiarato che alcuni membri del personale sarebbero stati al corrente dei test. Ma, secondo quanto sottolineato dalla casa automobilistica tedesca, gli studi non sarebbero mai stati discussi in alcuna riunione del consiglio di amministrazione. Questo in risposta a indiscrezioni del quotidiano tedesco Bild che avrebbe riferito l’esistenza di una email interna che dimostrava che almeno alcuni dirigenti sarebbero stati al corrente del progetto di ricerca.

Test sulle persone?
Secondo un altro giornale tedesco, Stuttgarter Zeitung, l’EUGT avrebbe anche sponsorizzato studi scientifici che testavano il diossido di azoto sulle persone. Questo tipo di test è stato condotto dal policlinico universitario di Aquisgrana, in uno studio sponsorizzato EUGT tra il 2013 e il 2014; ma si è trattato di un lavoro legato alla sicurezza sul posto di lavoro e non alle emissioni diesel delle autovetture. Come parte di questa ricerca, 25 persone sono state esposte a diversi livelli di diossido di azoto per tre ore, per studiare i possibili effetti sulla salute del composto chimico in concentrazioni inferiori al limite per i luoghi di lavoro.
 
Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel prende le distanze dalla vicenda, dichiarando che “questi test su scimmie o persino su persone non sono giustificabili in alcun modo sul piano etico e sollevano dubbi su chi sta dietro a queste sperimentazioni”. Poche ore fa Wolkswagen ha annunciato di aver sospeso Thomas Steg dall’incarico di responsabile delle relazioni esterne. È il primo provvedimento preso dopo l’apertura dell’indagine interna.

Fonte: Reuters Health News

Jan Schwartz e Edward Taylor

(Versione Quotidiano Sanità/Popular Science)

© RIPRODUZIONE RISERVATA