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Mercoledì 07 FEBBRAIO 2018
Sistema trasfusionale. Siamo pronti alle nuove linee guida europee?



Gentile Direttore,
la sua testata ha dato puntualmente notizia dell’imminente scadenza (15 febbraio) del termine di recepimento della Direttiva UE 2016/1214, che introduce nel sistema trasfusionale l’approccio delle “Good Practice Guidelines” (GPGs), e dell’approvazione in Conferenza Stato-Regioni dello schema di decreto sul tema.
 
Si tratta di una nuova, impegnativa sfida per le strutture della rete trasfusionale gestite dalle Aziende Sanitarie e dalle Associazioni e Federazioni dei Donatori, al fine di garantire ai pazienti requisiti di qualità e sicurezza del sangue sempre più elevati.
 
Il sistema trasfusionale italiano nell’ultimo decennio ha già affrontato e superato positivamente impegnativi percorsi di miglioramento, ottimizzazione e centralizzazione delle attività, che già oggi, pur nella inevitabile variabilità legata al modello di decentramento regionale della sanità, garantiscono costante disponibilità di emocomponenti ed elevati livelli qualitativi e di sicurezza, paragonabili a quelli delle altre nazioni europee.
 
Per affrontare efficacemente anche questa nuova sfida, la nostra Società Scientifica fin dallo scorso maggio ha pubblicato e messo a disposizione dei professionisti nuovi Standard di Medicina Trasfusionale (reperibili sulla homepage del sito SIMTI www.simti.it), che hanno ha già tenuto conto di quanto previsto dalle disposizioni della Direttiva e dalle Good Practice Guidelines.
 
Certamente, tutti i colleghi e collaboratori impegnati nelle attività di donazione, produzione e controllo degli emocomponenti ed assegnazione di essi ai pazienti dovranno essere messi in condizione, con risorse e strumenti adeguati da parte delle Regioni, di applicare quanto le nuove disposizioni prevedono, e le Regioni stesse dovranno manifestare nei fatti la sensibilità ai temi della donazione e trasfusione sicura che tutti noi sosteniamo.
 
Dr. Pierluigi Berti
Presidente SIMTI

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