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Giovedì 08 FEBBRAIO 2018
Salerno. Nuova tecnica per le biopsie prostatiche al Ruggi

La tecnica FUSION consente di sovrapporre le immagini tridimensionali della risonanza magnetica 3T a quelle ecografiche al fine di poter indirizzare l’ago della biopsia con precisione sulla lesione sospetta.

L’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, al Plesso Ruggi, ha avviato una innovativa metodica per la diagnosi precoce del tumore della prostata.

La tecnica è definita FUSION e deriva il suo nome dal fatto che è costituita dalla fusione delle immagini della risonanza magnetica 3T, che ha un elevata capacità nel rilevare le lesioni, con l’ecografia trans rettale (TRUS) che ha scarsa capacità nel rilevare le lesioni ma è ottima guida per biopsie.

In pratica, si vanno a sovrapporre le immagini tridimensionali della risonanza magnetica 3T a quelle ecografiche al fine di poter indirizzare l’ago della biopsia con precisione sulla lesione sospetta. Un enorme vantaggio per i pazienti a cui prima, essendo l’ecografia ad immagine bidimensionale, era necessario effettuare almeno una decina di prelievi sparsi sulla prostata per essere sicuri di aver prelevato il tessuto interessato.

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