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Martedì 13 FEBBRAIO 2018
Contratto dirigenza. No a soluzioni ambigue o penalizzanti per psicologi e farmacisti

L’area che finalmente vede “insieme” la Dirigenza Medica e la Dirigenza Sanitaria. Per noi, dirigenti farmacisti e psicologici del SSN, è un traguardo importante che, finalmente, rende plasticamente evidente ciò che già avviene all’interno delle strutture sanitarie del nostro Paese

Dopo quasi un decennio, finalmente è arrivata la convocazione dell’Aran per l’apertura delle trattative per il rinnovo del CCNL per la Dirigenza Medica e Sanitaria, triennio 2016 - 2018. Il via libera è arrivato dopo che il Governo, per bocca dei Ministri Madia e Lorenzin avevano confermato che la trattativa poteva partire. 


L’Intersindacale della Dirigenza Medica e Sanitaria dovrà ora decidere se annullare le azioni di protesta (sit-in, assemblee, scioperi) messe in cantiere. Ma la trattativa si preannuncia complessa ab initio sia per i rilevanti aspetti normativi sia per quelli economici. 

Molti sono i temi che in questo tavolo negoziale dovranno essere affrontati. Per qualcuno forse anche troppi per una sola tornata contrattuale ma, sorprendentemente, non si sta evidenziando un aspetto che è, a nostro parere, la condicio sine qua non per una effettiva partenza con il piede giusto della trattativa: la nuova area contrattuale unica. L’area che finalmente vede “insieme” la Dirigenza Medica e la Dirigenza Sanitaria. Per noi, dirigenti farmacisti e psicologici del SSN, un traguardo importante che, finalmente, rende plasticamente evidente ciò che già avviene all’interno delle strutture sanitarie del nostro Paese.

La forte interazione multidisciplinare, che rappresenta l’unica ratio di questa area unica di contrattazione, rende un SSN efficace ed efficiente cogliendo e affrontando le richieste assistenziali dei cittadini. Come tutte le novità anche questo tavolo unico di trattativa comporta la difficoltà e la necessità di affrontare molteplici temi per i quali sarà indispensabile trovare una soluzione.
 
Temi che riguardano soprattutto la parte normativa del Contratto e che non possono non avere ricadute anche sulla parte economica, soprattutto se, come sembra, si dovesse andare verso una semplificazione delle voci stipendiali. È nostro parere quindi che la trattativa non potrà non affrontare simultaneamente aspetti normativi ed economici di questa nuova Area contrattuale.
 
Si dovrà necessariamente coinvolgere anche l’Area delle Funzioni Locali per dipanare la matassa della suddivisione dei Fondi contrattuali comuni ai Dirigenti SPTA (ex Area III). Per tale questione sarà assolutamente indispensabile trovare un’idonea soluzione attraverso un raccordo tra le norme contrattuali dell’Area della Dirigenza Medica e Sanitaria e dell’Area delle Funzioni Locali.

E su questi temi che gli Psicologi dell’AUPI e i Farmacisti del SINAFO, sono determinati a trovare, nei tempi tecnici necessari, le soluzioni più idonee. Ciò che non siamo disposti ad accettare è la sottovalutazione di questi temi o peggio soluzioni ambigue o penalizzanti per le nostre Categorie.

Siamo convinti che la trattativa possa e debba individuare soluzioni rispettose delle specificità, nel pieno rispetto delle modifiche normative innovative poste alla base di questa nuova stagione contrattuale.
 
Mario Sellini
Fassid Area Aupi
 
Roberta Di Turi
Fassid Area Sinafo

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