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Giovedì 15 FEBBRAIO 2018
Verso le elezioni. I Forum di Quotidiano Sanità. Dirindin (LeU): “È mancata una visione di politica sanitaria”
Le scelte sono andate nella direzione di assecondare il luogo comune (del tutto infondato) secondo il quale la sanità pubblica non è più sostenibile e il welfare aziendale è la soluzione di tutti i mali. Il Parlamento ha comunq raggiunto risultati insperati con l'approvazione del biotestamento, della legge sulla responsabilità professionale, il superamento degli Opg e l'aggiornamento dei Lea. Ancora troppe mancanze su ticket, monitoraggio Lea, farmaceutica e tutela salute degli ultimi
La XVII legislatura è stata contrassegnata dalla mancanza di una visione di politica sanitaria. Le scelte, per lo più implicite, sono andate nella direzione di assecondare il luogo comune (del tutto infondato) secondo il quale la sanità pubblica non è più sostenibile e il welfare aziendale è la soluzione di tutti i mali.
In tale contesto, il Parlamento ha raggiunto risultati insperati: la legge 219/17 sulle disposizioni anticipate di trattamento (una legge che parla in primo luogo di consenso informato e terapia del dolore, e che afferma che “il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura”), la legge 64/17 sulla responsabilità professionale (che afferma che “la sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute”) e la legge 81/14 sulla chiusura degli Ospedale Psichiatrici Giudiziari (sui quali la Commissione Sanità del Senato si è impegnata con costante impegno).
Anche l’aggiornamento dei Lea ha costituito un importante passo avanti per la sanità pubblica, ma le novità sono ancora in gran parte non esigibili, perché in attesa dei provvedimenti attuativi (l'aggiornamento delle tariffe è fermo al Ministero dell'Economia).
Il Governo ha mancato nella revisione del sistema dei ticket (nonostante l’impegno scritto nel Patto della salute), nella definizione di un serio sistema di monitoraggio dei Lea (compito esclusivo del livello statale), nel riconoscimento del valore del lavoro di cura (impegno che avrebbe dovuto essere quotidiano, in un momento di grandi difficoltà per tutto il personale della sanità), nella definizione di una strategia per i farmaci ad alto costo (a dispetto del comma 570 della l 208/15, mai attuato), nella tutela della salute degli ultimi (dal monitoraggio delle norme sulla salute in carcere alla riqualificazione dei servizi di salute mentale, fino alla tutela dei senza fissa dimora).
Con riguardo alla prevenzione vaccinale, la scelta del ministro Lorenzin (in parte modificata dal Parlamento), ha privilegiato approcci impositivi e sanzionatori anziché informativi e di partecipazione consapevole: una occasione perduta per recuperare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella medicina.
Sen. Nerina Dirindin (LeU)
Commissione Igiene e Sanità del Senato
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