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Mercoledì 28 MARZO 2018
30 anni fa il primo intervento laser per la correzione della vista



Gentile Direttore,
quest'anno ricorre il trentesimo anniversario dalla prima correzione con laser ad eccimeri dei difetti di vista. Marguerite McDonald ha ricordato che venerdì 25 marzo 1988, all'Ocean State University Eye Center di New Orleans ha avuto l'onore di eseguire la prima procedura di correzione dei difetti di vista con laser nel mondo, una PRK (Cheratectomia Foto Refrattiva ) su un soggetto umano vivente.

A partire dal 1984 erano iniziate le sperimentazioni: il primo intervento è stato eseguito su una paziente che si è offerta di farsi fare un intervento chirurgico sperimentale sul suo occhio destinato all'asportazione per un tumore oculare. Anche in Italia, a cavallo del 1989-1990, si iniziò a praticare la PRK, utilizzando il primo laser ad eccimeri allora disponibile, il SUMMIT.

Veniva così superata la RK, la cheratotomia radiale, tecnica al confronto "rudimentale" realizzata effettuando dei tagli con un bisturi di diamante, una tecnica però poco ripetibile e prevedibile. I primi ad utilizzare la PRK in Italia furono, tra gli altri, Rosario Brancato ed il suo gruppo al S. Raffaele di Milano, Lucio Buratto a Milano, Claudio Genisi a Mestre, Italo Cantera, Massimo Gualdi, Emilio Balestrazzi con Leopoldo Spadea a Roma, Carlo Sborgia e Gianni Alessio nella Clinica Oculistica di Bari e il compianto e prematuramente scomparso Stefano Esente di Firenze.

La tecnica, all'inizio criticata perché si trattava di operare occhi "sani", è stata poi adottata universalmente, fino a costituire forse la più grande innovazione tecnologica in oftalmologia dell’ultimo trentennio.

Dall'inizio degli anni 90 la PRK fu affiancata dalla LASIK (laser-assisted in situ keratomileusis) effettuata mediante un bisturi automatico ( MICROCHERATOMO) che permetteva di creare un flap corneale e di effettuare quindi una correzione intrastromale e, dalla metà degli anni 90, dalla FEMTOLASIK effettuata mediante l'ausilio di un laser a femtosecondi per la preparazione del flap corneale . Nel' ultimo lustro la tecnologia si è arricchita di ulteriori chance chirurgiche con la possibilità di effettuare trattamenti intrastromali (SMILE) che permettono di fare trattamenti anche in situazioni complesse

Da allora, nel mondo, decine di milioni di persone sono state sottoposte alla correzione di miopia, astigmatismo e ipermetropia.

Luca Menabuoni
presidente Associazione Italiana Medici Oculisti

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