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Giovedì 26 APRILE 2018
Contratto. De Palma (Nursing Up): "L'Aran cancella gli straordinari obbligatori dal Ccnl"

“La cancellazione costituisce un primo passo ed è frutto delle lotte intraprese con il coinvolgimento dei colleghi, dei media e dell’opinione pubblica, ma vincere una battaglia non significa aver vinto la guerra” ha spiegato il sindacato degli infermieri che incassa la cancellazione dell’obbligo di lavoro straordinario contro il quale aveva protestato scioperando

“Ulteriore modifica dell’Aran al testo della pre-intesa del Ccnl comparto sanità 2016-2018: grazie a una nostra grande battaglia è stato eliminato l’obbligo di lavoro straordinario”.
 
È quanto ha comunicato il sindacato degli infermieri Nursing Up che ha reso nota “la proposta di errata corrige” ricevuta dall’Agenzia rappresentanza negoziale pubbliche amministrazioni.
 
“Dopo la nostra diffida è stato finalmente cancellato l’obbligo di straordinario, oggetto di contestazioni e assemblee su tutto il territorio nazionale – ha spiegato il presidente Antonio De Palma –  con il numero di protocollo 8331/2018, l’agenzia governativa ci ha comunicato alcune modifiche all’ipotesi di Ccnl. Leggendo le errata corrige, ci siamo accorti che c’era l’eliminazione del famigerato straordinario obbligatorio, contro cui ci siamo scagliati sin dal 23 febbraio scorso”.
 
Il sindacato degli infermieri dopo la firma da parte dei confederali del contratto era scesa in piazza per gridare il proprio dissenso. Una protesta che è poi andata avanti con lo sciopero di 48 ore del 12 e 13 aprile.
 
“La cancellazione dello straordinario obbligatorio costituisce un primo passo ed è frutto delle lotte intraprese con il coinvolgimento dei colleghi, dei media e dell’opinione pubblica – ha aggiunto De Palma – ma vincere una battaglia non significa aver vinto la guerra: ora è il tempo di pensare al futuro degli infermieri italiani. Ora spetta a noi andare avanti – conclude - con gli approfondimenti dei documenti prodotti dall’Aran, riservandoci, come più volte abbiamo ribadito, di intervenire laddove eventuali modifiche unilaterali dovessero ledere gli interessi degli infermieri”.

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