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Mercoledì 02 MAGGIO 2018
40 anni della legge Basaglia. A Imola incontro pubblico per celebrare il passato e guardare al futuro
“Ricordando Basaglia e la L.180 . E i prossimi quarant’anni?”. Questo il titolo dell’evento che sarà promosso il 12 maggio dall’associazione “E pas e temp” e dall’Urasam (Unione Regionale Associazioni Salute mentale) in collaborazione con Società Italiana Epidemiologia Psichiatrica e il Dipartimento di Salute Mentale
L’associazione “E pas e temp” e l’Urasam (Unione Regionale Associazioni Salute mentale) in collaborazione con Siep (Societa Italiana Epidemiologia Psichiatrica) e DSM di Imola intendono ricordare i quarant’anni della L.180 con un’iniziativa che non si limiti alla celebrazione di una riforma così importante ma ,a partire da quell’evento , arrivi a parlare del presente e delle prospettive future della salute mentale nei termini di una “ricontestualizzazione” della 180 .
L’iniziativa si svolgerà a Imola presso la sala “ BCC Città & e cultura “ via Emilia 210/a sabato 12 maggio (la L. 180 venne promulgata il 13 maggio del ’78) dalle 9,30 alle 13 e vedrà come relatori principali Giuseppe Tibaldi, psichiatra, responsabile del DSM area nord di Modena, coordinatore scientifico del Centro studi e ricerche in Psichiatria, ideatore e direttore scientifico del concorso letterario “Storie di Guarigione”; Alba Natali, direttrice del Dipartimento di Salute Mentale/Dipendenze Patologiche Ausl di Imola; e Enzo Morgagni presidente della Consulta Regionale per la salute mentale.
Gli interventi di Tibaldi “La salute mentale di fronte alla sfida dei vecchi e dei nuovi diritti” e di Alba Natali “Fare salute mentale oggi” testimoniano già nei titoli la volontà delle Associazioni fare il punto sulla situazione attuale della salute mentale e di evidenziare i contributi più innovativi in questo campo.
Durante l’evento si svolgerà la premiazione di Giuseppe Tibaldi per la prima edizione del premio “Catene spezzate” promosso dall’Urasam e dedicato a chi opera concretamente nel campo della salute mentale per spezzare le catene della rassegnazione, dell’immobilismo e della discriminazione. Le Associazioni, dopo aver preso in esame le pubblicazioni gli eventi e le esperienze più significative degli ultimi anni e valutato il consenso riscosso presso utenti e familiari, hanno deciso di assegnare il premio “Catene Spezzate” 2018 proprio a Giuseppe Tibaldi.
In conclusione sarà proiettato il lungometraggio “Iole” (ideato da Ernesto Venturini e Luciana Degano): una paziente esce dall’ospedale psichiatrico con una micocamera che riprende i suoI comportamenti e le reazioni dei cittadini L’iniziativa è rivolta non solo agli addetti ai lavori ma anche ad alcune classi delle scuole superiori, scelte in base agli indirizzi di studio, e a tutti i cittadini interessati.
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