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Martedì 08 MAGGIO 2018
Omeopatia/1. Società scientifiche di Medicina non convenzionale e complementare rispondono alla Fnomceo: “Solo falsità antiscientifiche e pregiudizio”

Per i presidenti delle Associazioni non è affatto vero che non esistono prove scientifiche di efficacia a sostegno dell’omeopatia, gli studi sono rintracciabili sul PubMed. “Un cortocircuito della Fnomceo: la pagina sull’omeopatia del sito dottoremaeveroche.it è stata redatta da sedicenti esperti che in realtà non hanno alcuna esperienza in Medicine complementari”

Le Società scientifiche italiane che si occupano di Medicina non convenzionale e Complementare serrano i ranghi e alzano gli scudi verso la Fnomceo che ieri nel sito “dottoremaeveroche.it”, l’iniziativa contro le bufale online, ha messo nero su bianco che “l’omeopatia non ha alcuna base scientifica e gli effetti riportati da chi la usa sono con buona probabilità dovuti all’effetto placebo”.
 
Le sigle congiunte chiedono quindi al presidente Fnomceo Filippo Anelli di chiarire i contenuti di queste affermazioni che creano un “cortocircuito” rispetto a quanto deliberato dal Consiglio Nazionale della Federazione nel 2002, delibera che classifica a tutti gli effetti l’esercizio dell’omeopatia come “atto medico”, orientamento peraltro largamente condiviso negli altri Paesi Europei.
 
“Un’iniziativa in linea generale utile ma che nello specifico pone sullo stesso piano l’effetto placebo con una pratica, l’omeopatia, che è invece fin dal 2002 definita come ‘atto medico’ dalla stessa Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici” hanno dichiarato i professionisti iscritti all’Albo dei Medici ed esperti in medicine complementari e omeopatia (AMIOT – Associazione Medica Italiana di Omotossicologia; APO– Associazione Pazienti Omeopatici; COII - Centro Omeopatico Italiano Ippocrate; FIAMO – Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati; LUIMO – Ass per la Libera Università Internaz di Medicina Omeopatica “Samuel Hahnemann”; OMEOMEFAR – Associazione Medici e Farmacisti Omeopati; SIOMI – Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata; SMB – Società Medica Bioterapica Italiana; SIOV – Società Italiana di Omeopatia Veterinaria)
 
Peraltro, precisano le società scientifiche, la pagina sull’omeopatia del sito dottoremaeveroche.it è stata “redatta da sedicenti esperti che in realtà non hanno alcuna esperienza in Medicine complementari, come si evince anche dalla bibliografia di riferimento, risibile e già ampiamente screditata in passato”. “Stupisce – sottolineano i Presidenti delle associazioni scientifiche di settore – che la Federazione degli Ordini dei Medici si affidi a dei soggetti privati, per giunta non qualificati, per la redazione di una pagina informativa su un sistema di salute adottato con soddisfazione da 7 milioni di italiani e da decine di milioni di Europei”.
 
Sia il Parlamento Europeo che il Consiglio d’Europa hanno chiesto di “assicurare ai cittadini la più ampia libertà di scelta terapeutica e il più alto livello d’informazione sull’innocuità, qualità ed efficacia di tali medicine, invitando gli Stati membri a regolarizzare lo status delle Medicine complementari in modo da garantirne a pieno titolo l’inserimento nei Servizi sanitari nazionali”.
 
Inoltre, non è affatto vero che non esistono prove scientifiche di efficacia a sostegno dell’omeopatia: gli studi rintracciabili sulla banca dati medica PubMed che ne dimostrano la maggior efficacia rispetto al placebo, dichiarano i Medici “sono pubblicati in numero significativo (vedi nota), anche su riviste scientifiche a medio e alto impatto, tanto che anche anche la prestigiosa Cohrane Collaboration dedica un sito specifico dedicato a queste discipline”.
 
Quest’attacco avviene peraltro proprio nei giorni in cui viene pubblicato online un database, che raccoglie più di 1.000 studi scientifici sull’efficacia dell’omeopatia, pubblicati su riviste nazionali ed internazionali, presentato al Presidente Fnomceo e all’Esecutivo della Federazione in occasione di un incontro che si è tenuto a Roma il 3 maggio scorso, incontro a margine del quale la stessa Fnomceo con un proprio comunicato stampa ha dichiarato di “voler chiedere rispetto per tutti i medici, e di sostenere le Società scientifiche di Omeopatia nel chiedere all’Istituto Superiore di Sanità di aprire un tavolo di confronto per una revisione della letteratura scientifica e delle evidenze disponibili in materia”.
 
“Invece che adeguarci alla civilissima Svizzera – precisano i Presidenti delle società scientifiche di settore – dove il Consiglio Federale dopo anni di approfondimenti e verifiche ha deliberato la piena rimborsabilità delle Medicine Non Convenzionali/complementari proseguiamo con questa assurda caccia alle streghe basata su pregiudizi anti-scientifici”
 
Le sigle congiunte fanno quindi appello a. presidente Fnomceo Filippo Anelli affinché nel rispetto dei principi Costituzionali sulla libertà di cura, chiarisca i contenuti di queste affermazioni che creano un “cortocircuito” rispetto a quanto deliberato dal Consiglio Nazionale della Federazione in data 19 maggio 2002, delibera che classifica a tutti gli effetti l’esercizio dell’omeopatia come “atto medico”, orientamento peraltro largamente condiviso negli altri Paesi Europei.
 
Nota: Evidenze scientifiche di efficacia in Medicina omeopatica-1.101 studi pubblicati/indicizzati dal 1949 a oggi, tra cui

- Revisioni sistematiche con meta-analisi: 16 (Gold Standard)
- Revisioni sistematiche qualitative: 56 (Gold Standard)
- Studi RCT (Randomized Control Trials): 260 (Gold Standard)
- Studi in Agro omeopatia: 113
- Studi osservazionali: 126
- Case report: 41
- Veterinaria : 111
- Ricerca di base (chimico-fisica): 152
- Ricerca di base (pre-clinica): 216

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