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Giovedì 10 MAGGIO 2018
Lotta alla povertà: intesa in Conferenza Unificata, 297 milioni destinati a Regioni e ad Enti locali
Il Fondo Povertà stanzia circa 300 milioni nel 2018, che salgono a 470 milioni dal 2020 e per gli anni successivi. Tra queste risorse si distinguono 20 milioni l'anno in favore delle persone in povertà estrema e senza dimora, da utilizzare secondo l'approccio del cosiddetto housing first, un modello strategico integrato di intervento dei servizi sociali che indica la casa come prima soluzione ai problemi di chi vive in strada. IL DOCUMENTO.
Via libera dalla Conferenza Unificata al decreto di riparto delle risorse per la realizzazione del Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà.
Primo strumento programmatico per l'utilizzo della quota dei servizi del Fondo povertà, il Piano fissa obiettivi comuni da garantire su tutto il territorio nazionale e rappresenta il documento chiave per l'attuazione del Rei come livello essenziale delle prestazioni.
Soddisfazione del ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti: "L'intesa raggiunta oggi, esito di una condivisione di intenti e di una positiva collaborazione con la Conferenza delle Regioni e con l'Associazione dei Comuni per le quali voglio ringraziare i rispettivi presidenti Bonaccini e De Caro, rappresenta un traguardo importantissimo e assicura al Rei le gambe per camminare. Dopo l'approvazione da parte delle Rete della protezione e dell'inclusione sociale e il via libera di oggi, il Governo può emanare il decreto (Lavoro-Economia) che consente di trasferire ai territori le risorse per rafforzare i servizi di accompagnamento delle persone in condizione di povertà nei percorsi di attivazione e di inclusione sociale".
Il Fondo Povertà stanzia circa 300 milioni nel 2018, che salgono a 470 milioni dal 2020 e per gli anni successivi. Tra queste risorse si distinguono 20 milioni l'anno in favore delle persone in povertà estrema e senza dimora, da utilizzare secondo l'approccio del cosiddetto housing first, un modello strategico integrato di intervento dei servizi sociali che indica la casa come prima soluzione ai problemi di chi vive in strada.
Sono stanziati anche 5 milioni l'anno per finanziare interventi innovativi indirizzati ai neo maggiorenni che vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell'autorità giudiziaria. Di natura sperimentale, questo tipo di intervento ha l’obiettivo di prevenire le condizioni di povertà e fornire ai ragazzi in condizioni di fragilità strumenti utili a completare il percorso di crescita verso l'autonomia.
“Diamo il via libera - ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini - al provvedimento che da un lato definisce le risorse per un triennio, dall’altro fa partire il primo Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà, prevedendo 297 milioni per il 2018, 347 nel 2019 e 470 nel 2020. Oggi abbiamo dato l’intesa alla suddivisione delle risorse solo per il 2018. Si deve dare atto del lavoro portato avanti con continuità, anche in queste ultime settimane, dal ministro Poletti e dalle Regioni. Un impegno essenziale per rendere concreta quella scelta di solidarietà e umanità che è il Reddito di inclusione. Le somme stanziate – ha aggiunto Bonaccini - serviranno in gran parte al finanziamento dei servizi per l’accesso al Reddito di inclusione (Rei) con l’obiettivo di identificare sul territorio i bisogni veri dei nuclei familiari e per individuare i sostegni necessari per i progetti personalizzati”.
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