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Venerdì 01 GIUGNO 2018
Codici numerici al PS. Fials “Non abbattono le file per le visite”

Per il sindacato si tratta di una iniziativa di “propaganda” mentre “altre sono le azioni da mettere in campo per non intasare i Pronto soccorso: incrementare il numero degli operatori sanitari e riattivare i posti letto chiusi. Aspettiamo risultati concreti e non trovate pubblicitarie per far parlare di sé”

“Ricomincia la propaganda della Regione Lazio. La sperimentazione del nuovo sistema di triage ospedaliero, che peraltro partirà solo a gennaio 2019, purtroppo non avrà alcun impatto sull’abbattimento delle file per le visite nei Pronto soccorso. Eppure il sito web dell’ente territoriale la pubblicizza come se fosse la panacea ai Ps che scoppiano e alle giornate in barella per essere curati, se non addirittura ai pazienti sistemati per terra in buon ordine, in assenza di adeguati posti letto”. Questo il commento della Segreteria provinciale di Fials di Roma sulla nuova iniziativa annunciata dalla Regione Lazio e che “sarebbe di ausilio a fornire cure maggiormente appropriate e a migliorare il servizio sanitario. Se fosse davvero così perché aspettare, ci chiediamo. Sarebbe il caso di partire subito”, osserva il sindacato.

Ma per la Fials Roma non sarà così. “La sperimentazione non risolverà affatto il problema dei Ps superaffollati, né nel periodo di picco influenzale tantomeno d’estate quando le ferie limitano le presenze del personale in servizio – precisa la nota -. Questo è l’ennesimo provvedimento propagandistico che getta fumo negli occhi esattamente come le promesse sulla validità delle Case della salute per la cui gestione la Regione spende un milione di euro l'anno per ciascuna struttura”.

“Vorremmo ricordare al presidente Zingaretti e anche all’assessore alla Sanità Alessio D’Amato che altre sono le azioni da mettere in campo per non intasare i Pronto soccorso – aggiunge la nota Fials, concludendo - : avviare il percorso di assunzione per incrementare il numero degli operatori sanitari appena usciti dal piano di rientro e riattivare i posti letto chiusi che sono serviti, in passato, per dare una parvenza di taglio alla spesa e hanno invece provocato quel dissesto gestionale che è sotto gli occhi di tutti. Vale a dire che aspettiamo risultati concreti e non trovate pubblicitarie per far parlare di se”.

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