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Mercoledì 06 GIUGNO 2018
Sistema salute in Italia. Il focus di Academy of Health Care Management and Economics

Manager della sanità pubblica, accademici e rappresentanti delle istituzioni hanno preso parte Convegno Nazionale dell’Academy of Health Care Management and Economics, partnership di Novartis e SDA Bocconi nata nel 2010. Al centro del dibattito i fattori chiave per il futuro della sanità in Italia

Un lavoro di ricerca unico nel suo genere, condotto dall’Academy of Health Care Management and Economics attraverso misurazioni, approfondimenti e sperimentazioni offre l’occasione di un’ampia discussione su aspetti cruciali per il futuro del sistema salute in Italia, per la sua sostenibilità ed efficacia nel rispondere alle esigenze di pazienti e cittadini. Sulle evidenze emerse da questo impegno pluriennale, che ha complessivamente coinvolto oltre 40 aziende sanitarie e 10 Regioni, si sono confrontati lo scorso 4 giugno manager della sanità pubblica, accademici e rappresentanti delle istituzioni politico-sanitarie nazionali e regionali, nel corso del convegno “Valutare aziende, processi di cura e di ricerca: il contributo dell’Academy”.
 
L’evento si è tenuto a Milano presso l’Aula Magna di via Gobbi dell’Università Bocconi. L’Academy of Health Care Management and Economics è un progetto congiunto di Novartis Italia e SDA Bocconi nato nel 2010 per favorire il miglioramento dei processi organizzativi e della programmazione strategica dei sistemi sanitari. Nel corso degli ann il progetto ha progressivamente focalizzato l’attenzione su tre linee di ricerca.
 
Il primo filone riguarda l’evoluzione delle misure di performance, con un focus sempre più esplicito sugli impatti sulla salute, da bilanciare con un’attenzione crescente all’efficienza.
 
La seconda linea di ricerca è relativa alla trasversalità dei processi di cura, nei quali svolgono un ruolo prioritario i percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA).
 
La terza, infine, investe il tema dell’innovazione, in particolare per quanto riguarda l’integrazione delle sperimentazioni cliniche nell’ambito delle attività delle strutture sanitarie.

 
“La partnership istituzionale tra SDA Bocconi School of Management e Novartis che nel 2010 ha dato vita all’Academy of Health Care Management and Economics non solo ha definito un modello all’avanguardia finalizzato all’innovazione del Servizio Sanitario Nazionale, ma è stata anche in grado di anticipare i temi diventati oggi cruciali per la sostenibilità del sistema salute – ha dichiarato Rosanna Tarricone, Associate SDA Dean for Government, Health and Not for Profit Division, SDA Bocconi – Performance management, gestione delle cronicità e sperimentazioni cliniche sono tre elementi chiave su cui si giocherà il futuro di aziende sanitarie e sistemi regionali. Il Convegno Academy è l’occasione per presentare i risultati di 8 anni di ricerche condotti su questi temi, coinvolgendo oltre 40 aziende sanitarie in 10 regioni italiane”.

“Con i risultati che vengono oggi proposti all’attenzione dei responsabili delle politiche sanitarie e degli esperti del settore – ha sottolineato Pasquale Frega, Country President di Novartis Italia -il progetto Academy dimostra la validità ed efficacia di un consolidato percorso di SDA Bocconi e Novartis. Le indicazioni che vengono dall’intenso lavoro di ricerca effettuato in questi anni, dalle solide verifiche sul campo con il coinvolgimento diretto delle strutture interessate, potranno contribuire a orientare il sistema salute in Italia verso strategie e criteri gestionali in grado da un lato di assicurare servizi sempre più aderenti alle necessità dei pazienti, dall’altro di garantire sostenibilità, valorizzando al contempo le grandi potenzialità dell’innovazione”.

Le sessioni di approfondimento
Le attività svolte in questi anni dall’Academy sulle tre linee di ricerca individuate fanno emergere domande importanti per il ruolo che sono chiamati a svolgere i sistemi sanitari regionali e per la loro capacità di perseguire i propri obiettivi istituzionali. Riguardano, per esempio, le aree di effettiva necessità e utilità della valutazione delle performance per aziende sanitarie e regioni, l’evoluzione del disease management, il valore economico delle sperimentazioni cliniche per le strutture in cui vengono svolte. A questi e ad altri temi sono state dedicate le sessioni di confronto e approfondimento previste dal convegno milanese, i cui lavori sono stati aperti da un intervento di Andrea Urbani, Direttore Generale della Programmazione Sanitaria, Ministero della Salute.

Performance management
Il primo momento di confronto è stato dedicato all’attività di ricerca sul performance management e si è aperto con una relazione sui risultati salienti del lavoro e delle sperimentazioni svolte in questi anni sul ‘cruscotto direzionale multidimensionale’ messo a punto da Academy. Questo strumento ha superato con successo la fase di test, confermando le sue caratteristiche di adattabilità e onnicomprensività, e si candida a diventare un sistema di misurazione e valutazione delle performance adatto a qualsiasi contesto. Sperimentato in ben 22 aziende sanitarie di tutta Italia, il cruscotto ha dato negli ultimi due anni una prova decisiva della sua efficacia con l’applicazione in due Regioni in piano di rientro (Lazio e Campania).
 
Questi risultati sono stati valutati e discussi da Renato Botti, Direttore Generale Assessorato alla Sanità Regione Piemonte, Antonella Guida, dirigente Direzione Generale Tutela della Salute Regione Campania, Fabrizio D’Alba, Direttore Generale Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini e Marcello Giannico, Direttore Area Risorse Economiche-Finanziarie Regione Lazio.

Gestione delle cronicità
La gestione delle cronicità, seconda linea di ricerca, è stato oggetto del secondo incontro della giornata. La ricerca, condotta in collaborazione con quattro aziende sanitarie, ha permesso di rilevare come la logica dei PDTA abbia rappresentato un’occasione per distribuire e ridisegnare le competenze tra medici di base e specialisti, migliorando accessibilità e fruizione dei servizi da parte dei pazienti. Con l’introduzione dei LEA per patologie croniche come la BPCO e la necessità di garantire gli standard richiesti dalla normativa, è lecito chiedersi se e in che misura i PDTA siano tuttora la risposta adeguata. Di questo hanno discusso Massimo Fabi, Drettore Generale AOU di Parma e rappresentante Fiaso, e Francesco Blasi, Presidente SIP.

Le sperimentazioni cliniche
Il terzo dibattito del convegno è stato incentrato sulle sperimentazioni cliniche. Si è aperto con una relazione che ha fatto il punto sui risultati di un lavoro che ha visto la partecipazione diretta di 22 aziende sanitarie, nelle quali c’è una crescente sensibilità verso le sperimentazioni, in particolare sotto il profilo del loro valore economico, sia per quanto riguarda i ricavi generati ,sia per il cost avoidance. Tutti temi sono stati oggetto di approfondimento da parte di Andrea Degl’Innocenti, Responsabile Ricerca Università di Pisa, e di Gualberto Gussoni, Direttore Scientifico Fondazione Fadoi.
 
Ultimo appuntamento della giornata in Bocconi è stato il panel “Dalla valutazione alla programmazione: l’agenda delle Regioni”, che ha messo a confronto Domenico Mantoan, Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione Veneto, e Luigi Cajazzo, Direttore Generale Welfare di Regione Lombardia. Il convegno si è chiuso con un intervento di Giulio Gallera, Assessore al Welfare Regione Lombardia.
 

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