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Giovedì 07 GIUGNO 2018
Le richieste dei dentisti a Grillo: “Società di professionisti (no di capitale), stop a pubblicità ingovernate e lotta all’abusivismo”

Il presidente della Cao nazionale, Raffaele Iandolo, ha così sintetizzato le principali priorità del settore. E sulla formazione: "Oggi la laurea in Odontoiatria, che è una laurea specialistica, non consente l’accesso ai concorsi ospedalieri. C’è bisogno di un’apposita legge che, considerando questa peculiarità formativa dell’odontoiatria, consenta l’accesso ai concorsi ospedalieri per dirigente Odontoiatrico con il solo titolo di laurea". 

Società di capitali, pubblicità sanitaria ingovernata e abusivismo. Queste le principali criticità segnalate dal presidente della Cao nazionale, Raffaele Iandolo, alla nuova ministra della Salute Giulia Grillo, che lunedì pomeriggio si è insediata ufficialmente al Dicastero di Lungotevere Ripa 1.
 
E, in vista dell’incontro chiesto congiuntamente al presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri), Filippo Anelli, il presidente della Cao fa così il quadro delle principali questioni aperte in tema di Odontoiatria.

In cima alla lista, la questione del capitale, che ha fatto il suo ingresso in maniera forte nel settore. “Le società di capitale, secondo la loro stessa natura, valorizzano soprattutto l’utile - dichiara Iandolo -. Come Cao, come Ordine, noi siamo tenuti per legge a tutelare la salute dei pazienti. Per questo siamo convinti che l’unica forma societaria che possa tutelare la Salute dei cittadini sia la Stp, la Società tra professionisti, che è attualmente l’unica forma societaria che ha l’obbligo di iscriversi all’Albo ed è quindi soggetta al controllo dell’Ordine”.

“Uno degli effetti collaterali di questo trionfo del capitale – continua Iandolo – è il fiorire di ‘false patologie’. La logica puramente commerciale, infatti, spinge a ‘vendere’ cure e prestazioni anche quando non ce ne sarebbe bisogno”.

“Il secondo punto che vorremmo porre all’attenzione del Ministro è la pubblicità sanitaria ingovernata e ingovernabile – prosegue il Presidente Cao nazionale -. Anche qui, in molti abbiamo visto, sui bus, sui muri delle nostre città, le pubblicità ingannevoli degli ‘impianti a un euro’. Diciamolo chiaramente: l’odontoiatria ha dei costi incomprimibili e chi fa promesse di questo tipo fa promesse quantomeno fallaci, o ricarica i costi altrove, ad esempio, alzando il prezzo di altre prestazioni da acquistare obbligatoriamente in un ‘pacchetto’”.

“Per questo dal Ministro, che ha dimostrato con i discorsi programmatici di avere a cuore la salute dei cittadini, ci aspettiamo con fiducia regole certe sulla pubblicità sanitaria, che deve essere sottoposta al controllo preventivo da parte degli Ordini, e non, come avviene oggi, essere passibile di sanzione solo a posteriori, quando ha già causato danni”.

Altra piaga dell’Odontoiatria è, da sempre, l’abusivismo. Ora, con la Legge 3/2018, le sanzioni per abusivi e prestanome sono finalmente state inasprite.
“Contiamo sul fatto che il Ministro, anche attraverso i carabinieri dei Nas, ci aiuti a dare piena attuazione alla Legge 3, nella parte in cui si riferisce all’aggravio delle sanzioni per abusivi e prestanome” auspica Iandolo.
 
“Infine – conclude il presidente Cao nazionale – vorrei accendere i riflettori su un paradosso tutto italiano. Oggi la laurea in Odontoiatria, che è una laurea specialistica, non consente l’accesso ai concorsi ospedalieri. C’è bisogno di un’apposita legge che, considerando questa peculiarità formativa dell’odontoiatria, consenta l’accesso ai concorsi ospedalieri per dirigente Odontoiatrico con il solo titolo di laurea.

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