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Lunedì 28 NOVEMBRE 2011
Telemedicina. Bertolucci (Cern): “E-health ha grandi potenzialità di sviluppo”

Durante il VI Forum Risk Management si è svolto il 2° Congresso nazionale della Società italiana di telemedicina dove è intervenuto il direttore della ricerca del CERN di Ginevra Sergio Bertolucci che ha illustrato il contributo del laboratorio alla medicina tramite la ricerca e l'innovazione.

Il professor Sergio Bertolucci, direttore della ricerca e della computazione scientifica al CERN di Ginevra, è intervenuto al secondo congresso nazionale della Sit, Società italiana di telemedicina e sanità elettronica con una lettura magistrale dal titolo: “Ricerca fondamentale ed innovazione: il CERN ed il suo contributo alla medicina”, a cui è seguita la cerimonia di conferimento della nomina a Socio onorario della Sit per “meriti scientifici nel campo della ricerca fondamentale e dell'innovazione tecnologica in favore delle scienze mediche”.
Il CERN il cui focus di ricerca è sulle proprietà fondamentali della materia, può ascrivere le sue attività a tre branche fondamentali: avanzamento scientifico, avanzamento tecnologico e formazione. In ragione della sua natura ecumenica (più di cento nazioni rappresentate, inclinazione al rilascio open source delle risorse sviluppate, etc.) all’interno del CERN è sempre attiva la riflessione su come massimizzare la fruizione del know-how e dell’expertise che il suo personale di ricerca produce. Mappando le conoscenze e le capacità disponibili all’interno della struttura, con le attività di ricerca e di servizio d’interesse pubblico, una delle più forti affinità identificabili è forse, in modo non troppo sorprendente, proprio con la medicina. E nell’ultima decade il CERN ha contribuito ad alcuni progetti di grande rilievo: hadron therapy per la cura dei tumori solidi in regioni anatomiche difficilmente accessibili o in pazienti altrimenti inoperabili, evoluzione di soluzioni di blended imaging (associazione di ecografia e PET, TAC e RMN, etc.) per i quali l’istituto sviluppa sensori altamente specializzati, applicazioni del GRID a studi di genomica e molto altro ancora.
Il CERN di Ginevra che tra l'altro ha dato vita ad internet così come la conosciamo oggi ha, per elezione, grandi affinità con l’e-health. Infatti uno dei progetti d’avanguardia del programma quadro, Health e-Child, ha visto l’istituzione di ricerca ginevrina impegnata con centri clinici d’eccellenza nella cura del paziente pediatrico, per la realizzazione del progetto di condivisione d’informazione e trasferimento di conoscenze che sfruttava il GRID, oltre a tecnologie di gestione del dato, sviluppate dal CERN per le altre attività svolte nel suo core di attività in fisica sperimentale e ricerca pura.
Il professor Bertolucci ha espresso la sua fiducia riguardo alle potenzialità di sviluppo dell’e-health, spingendosi ad affermare che a sua opinione “la maggior parte degli strumenti essenziali sono a oggi già disponibili, ma sulla base dell’esperienza del CERN, ha voluto condividere, con i promotori del congresso di telemedicina, che le sfide per la realizzazione dell’e-health non sono affatto risolte e sarà possibile affrontarle solo costituendo squadre multidisciplinari di giovani professionisti che s’impegnino a costruire linguaggi comuni aperti e condivisi che sappiano mettere al centro il paziente”. “In quest'ottica -  ha concluso il direttore del CERN - la Società italiana di telemedicina potrebbe svolgere un'azione strategica fondamentale: se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai insieme agli altri, la chiosa della sua relazione”.

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