quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 08 GIUGNO 2018
Campania. Cappiello (Anaao) su aggressioni medici: “Urgente tavolo con Prefettura, sindaco e organi di sicurezza competenti”

Tutte le strutture sanitarie della Regione ed in particolare di Napoli e Provincia sono sotto assedio ed è l’Ospedale Cardarelli al momento a pagare il prezzo più alto dove per il massiccio afflusso di pazienti si registra la maggior concentrazione di aggressioni sia fisiche che verbali. Di fondamentale importanza l’osservatorio permanente contro la violenza agli operatori, ma servono misure decise e certezza della pena per gli aggressori.

Continuano le aggressioni al personale sanitario in un clima di caccia alle streghe, non ci sono purtroppo “flash mob” che possano influenzare ne l’opinione pubblica ne l’utenza sempre più esasperata. L’escalation è inarrestabile, dai presidi di guardia medica alle ambulanze del 118, dal pronto soccorso ai reparti di degenza finanche le strutture ambulatoriali e senza distinzione di genere in quanto diverse sono le aggressioni anche al personale femminile, senza nessuna forma di riguardo e di rispetto, situazione che altro non si può definire come una forma di “deriva sociale”.

Tutte le strutture sanitarie della Regione ed in particolare di Napoli e Provincia sono sotto assedio ed è l’Ospedale Cardarelli al momento a pagare il prezzo più alto dove per il massiccio afflusso di pazienti si registra la maggior concentrazione di aggressioni sia fisiche che verbali.

Al netto delle condizioni di disagio che vivono pazienti e parenti emotivamente provati da malattia e tempi di attesa, non vi sono giustificazioni alla violenza perpetrata al personale sanitario, in alcuni casi complice anche l’eccessiva spettacolarizzazione che viene data alla medicina da parte di trasmissioni televisive e fiction che crea aspettative non sempre realizzabili.

Di fondamentale importanza l’osservatorio permanente contro la violenza agli operatori sanitari che registra quotidianamente le aggressioni, ma al di là dei numeri che danno una entità del fenomeno, servono misure decise e certezza della pena per gli aggressori.

In attesa di un riconoscimento di uno status giuridico di pubblico ufficiale per tutti i medici citati in narrativa, così come disciplinato dall’ex articolo 357 c.p. si richiede urgente tavolo istituzionale con prefettura, sindaco ed organi di sicurezza competenti, coinvolgendo le parti interessate per un opportuno confronto sulla problematica in oggetto.
 
Maurizio Cappiello
Consigliere Nazionale Anaao Assomed
Dirigente Medico P.S. – Obi A.O.R.N. A. Cardarelli – Napoli 

© RIPRODUZIONE RISERVATA