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Lunedì 11 GIUGNO 2018
Sfrattata dalla mia farmacia rurale
Gentile Direttore,
vorrei portare alla sua attenzione la paradossale situazione in cui si trova la sottoscritta, titolare della Farmacia del Lago di Belgirate (VB). Sono titolare dal 2006 di una piccola farmacia rurale sussidiata in un paesino di 500 abitanti; i proprietari dei locali nei quali ha sede la farmacia, l'anno scorso mi hanno informata della volontà di dar seguito alla disdetta del contratto, a meno che non avessi accettato di rinnovare la locazione con un canone aumentato del 50% o acquistare ad un prezzo superiore al valore di mercato, confidando nell'impossibilità di trovare altri locali disponibili ove trasferire la farmacia.
In data 28 aprile 2017, hanno inviato formale disdetta del rapporto contrattuale alla scadenza del 30 aprile 2018 e in data 6 giugno mi hanno inviato ingiunzione di sfratto per finita locazione (30/04/2018), la cui udienza si terrà lunedì 2 luglio p.v..
La ricerca di un locale, effettuata sia personalmente che tramite agenzia, non ha portato ad oggi a soluzione alcuna; mi trovo, quindi, attualmente nella impossibilità di trasferire la farmacia in altro locale.
Non ho avuto nessun riscontro favorevole nemmeno da parte del Comune, proprietario dell'unico locale resosi attualmente disponibile, nonostante lo scambio di Pec tra loro e il mio avvocato.
Già l'anno scorso avevo sottoposto la questione a Federfarma, tramite l'associazione locale, ottenendo solo un parere legale in merito allo sfratto. Di recente ho inviato formali richieste di collaborazione ai presidenti di Federfarma e Sunifar, per portare all'attenzione della categoria questa assurda situazione, nella speranza di trovare una soluzione che permetta di dare continuità al servizio, senza pregiudizio alla popolazione e senza aggravare ulteriormente la situazione economica della farmacia.
Si parla tanto di unione della categoria, ma quando i piccoli hanno davvero bisogno vengono lasciati soli.
Spero vorrà dare spazio a questo mio ennesimo appello. Certa della sua attenzione, ringrazio anticipatamente.
Elisabetta Rasia dal Polo
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