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Lunedì 30 LUGLIO 2018
Celiachia. Nel Lazio stop ai buoni di carta, saranno caricati direttamente sulla tessera sanitaria

Già annunciate un anno fa, potrebbero diventare ora operative le nuove modalità per l’acquisto dei prodotti senza glutine per i pazienti celiaci grazie a un accordo con la Regione Lombardia per il riutilizzo del sistema informatico. D’Amato: “Questa nuova metodologia consentirà un maggior controllo evitando così odiose truffe e falsificazioni come purtroppo accaduto recentemente ai danni del Sistema sanitario nazionale e dei celiaci”.

“La Regione Lazio approverà nella prossima Giunta una vera e propria rivoluzione nella gestione dei rimborsi e dei buoni per i prodotti per celiaci”. Lo annuncia una nota dell’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, in cui si spiega che “la Regione Lazio non erogherà più i buoni in forma cartacea come avveniva fino ad oggi ma li caricherà direttamente sulla tessera sanitaria del paziente, una modalità dunque informatizzata più semplice e rapida e che garantisce maggiore sicurezza e controllo”.

Per garantire una maggiore sostenibilità della dieta senza glutine, lo Stato italiano garantisce infatti ai pazienti diagnosticati l’erogazione di buoni acquisto da spendere presso le farmacie e i negozi abilitati.
 
“Abbiamo sottoscritto un accordo con la Regione Lombardia per il riutilizzo del sistema informatico – spiega l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Socio-sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato –. Questa nuova metodologia consentirà un maggior controllo evitando così odiose truffe e falsificazioni come purtroppo accaduto recentemente ai danni del Sistema sanitario nazionale e dei celiaci”.
 
Un sistema che mira a fornire migliori garanzie e sicurezze anti-frode permettendo un controllo immediato e informatizzato. “E’ notizia di pochi giorni fa – ricorda la nota dell’assessorato - un tentativo di truffa ai danni del Sistema sanitario nazionale da circa 1 milione e 300 mila euro attraverso la falsificazione dei buoni per i rimborsi sull'acquisto dei prodotti per celiaci che è stata svelata grazie alla denuncia delle Direzioni delle Asl interessate insospettite dagli importi e le modalità dei buoni presentati e grazie al lavoro di indagine eseguito dai Nas dei Carabinieri”.

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