quotidianosanità.it
Totale quota indistinta e premialità al netto della fibrosi cistica compresi riparti vaccini, stabilizzazioni
8.137.971.230
231.945.936
18.158.178.517
927.782.462
969.322.788
8.919.090.361
2.266.754.834
3.059.738.290
8.165.258.685
6.935.285.451
1.647.975.764
2.834.398.063
10.623.912.589
2.419.100.192
576.353.706
10.352.482.617
7.305.302.858
1.054.384.450
3.526.310.312
9.028.354.127
3.016.066.002
110.155.969.235
stampa | chiudi
Mercoledì 01 AGOSTO 2018
Fondo sanitario 2018. C’è l’ok delle Regioni. “Ora si apre trattativa per Fsn 2019. Stop a tagli lineari”
Semaforo verde dalle Regioni alla proposta d’intesa sul Fsn 2018 che oggi pomeriggio sarà ratificata in Stato-Regioni. Le Regioni: “In riparto 800 borse in più per medicina generale e 58 per specialisti. Ora si apre ora la fase di trattativa col Governo per il nuovo fondo sanitario 2019”. LE OSSERVAZIONI DELLE REGIONI
“Dopo l’accordo politico che le Regioni avevano raggiunto a febbraio, finalmente oggi esprimiamo l’intesa sulla ripartizione del Fondo Sanitario 2018. Complessivamente 110,1 miliardi di euro, in gran parte per il così detto fondo indistinto, a cui bisogna aggiungere 1,1 miliardi di euro per i fondi vincolati agli obiettivi del piano sanitario” lo ha preannunciato il vicepresidente Giovanni Toti (Presidente della Liguria) al termine della Conferenza delle Regioni e delle province autonome.
“Ora il nostro auspicio - ha aggiunto il Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta (Assessore Regione Piemonte) - è che il Governo rispetti gli impegni programmatici preannunciati, riallineando il Fondo sanitario a livelli pari a quelli di altri Paesi europei e che soprattutto termini la stagione dei tagli”.
“Oggi siamo riusciti, come promesso, ad aumentare di 800 unità il numero delle borse di studio per i medici di famiglia. Il finanziamento – ha spiegato Saitta – non è aggiuntivo. Abbiamo deciso di utilizzare parte del fondo degli obiettivi di piano per questa emergenza".
"Oltre alla carenza di medici di famiglia c’è una nota mancanza di medici specialisti che sta determinando in tutta Italia la chiusura di alcuni reparti. Sicuramente occorre – ha concluso Saitta – adeguare l’offerta formativa, come chiedono le Regioni da tempo, alle esigenze del Sistema Sanitario. Nell’ immediato bisogna dare però una risposta urgente ad un problema di emergenza sanitaria nazionale, bisogna cioè che gli specialisti dell’ultimo anno possano operare immediatamente nell’ambito del sistema sanitario”.
Riparto Fsn 2018:
REGIONI
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Bolzano
Trento
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
Totale
© RIPRODUZIONE RISERVATA