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Sabato 04 AGOSTO 2018
Vaccini. Lorenzin (CP): “Lo stato abdica al suo dovere di garante della salute pubblica”

L’ex ministro della Salute si scaglia contro la proroga che ha congelato l’obbligo vaccinale per l’ingresso all’asilo. “Eliminare la sanzione e la certificazione significa di fatto togliere l'obbligatorietà e quindi non dare ai genitori nessuna garanzia sulle coperture vaccinali nelle classi dei propri figli. Sconvolge l’assenza di strategia sanitaria del Governo che fa una politica dei due forni”.

“Eliminare la sanzione e la certificazione significa di fatto togliere l'obbligatorietà e quindi non dare ai genitori nessuna garanzia sulle coperture vaccinali nelle classi dei propri figli”. Così in una nota, l'ex Ministro della salute e leader di Civica Popolare, Beatrice Lorenzin interviene sul tema dopo l’approvazione ieri dell’emendamento che ha congelato per un anno l’obbligo vaccinale per l’ingresso all’asilo.
 
“Lo stato abdica – aggiunge - anche dal proprio dovere di garante della salute pubblica, infatti nonostante i significativi aumenti percentuali registrati dall’entrata in vigore della legge, siamo bel lontani dall'aver raggiunto e consolidato l'immunità di gregge, non solo sui nuovi nati, ma nella complessità della popolazione, a causa delle migliaia di persone perse alla vaccinazione nell’ultimo decennio”. 

 
“Sconvolge - sottolinea Lorenzin - l’assenza di strategia sanitaria del Governo che fa una politica dei due forni, creando solo confusione e incertezza su una materia che dovrebbe rispondere solo a criteri strettamente scientifico-epidemiologici e di igiene pubblica”.

 
“Tutto questo - continua - mentre in Italia si continuano a registrare ogni giorno nuovi casi di morbillo, ricoveri o esiti drammatici per casi di pertosse o meningite. Torniamo indietro senza, per altro, aver dato un messaggio chiaro e univoco sulla bontà, necessità e utilità dei vaccini del calendario vaccinale, lasciando uno spazio paritario alla disinformazione antiscientifica”. 

 
"Avremo un anno di vuoto, - continua l'ex Ministro - un anno perso in attesa di chissà quale nuova proposta creativa e nel frattempo non ci rimane che incrociare le dita sperando che l'effetto del decreto vaccini continui nonostante lo svuotamento giallo verde”. 

 
"Come dire che - conclude - per chi non può essere vaccinato rimane come unica certezza sperare nella propria buona sorte"
 

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