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Lunedì 20 AGOSTO 2018
Più borse di studio per la formazione in medicina generale. Grillo alle Regioni: “Cancellate il concorso e riaprite i bandi”

L’indicazione in considerazione dei 40 milioni accantonati con l'Intesa Stato Regioni dello scorso 1 agosto per finanziare ulteriori 860 borse di studio nel triennio 2018/2020. Il ministero predisporrà una proposta di riparto da presentare alle Regioni nei primi giorni di settembre. Sarà quindi fissata una nuova data del concorso al posto di quella prevista per il 25 settembre. Per Grillo è importante anche evitare “l'esposizione ad eventuali contenziosi” proposti da chi dovesse ritenere di “aver perso la possibilità di partecipare al concorso stante l'aumento delle borse nelle singole Regioni”. LA LETTERA

“Siano riattivate le opportune iniziative per la riapertura dei bandi” di concorso del corso di formazione specifica in medicina generale e “per la fissazione di una nuova data del concorso” in sostituzione di quella attualmente prevista per il 25 settembre 2018. E' quanto chiede il ministro della Salute, Giulia Grillo, in una lettera inviata al coordinatore della Commissione Salute delle Regioni, Antonio Saitta e al coordinatore Vicario Commissione Salute, Sergio Venturi.

La richiesta arriva a seguito dell’intesa dello scorso 1 agosto tra Stato e Regioni sulla proposta di riparto delle quote vincolate per gli obiettivi di Piano 2018, nell’ambito della quale sono state accantonati 40 milioni per finanziare ulteriori 860 borse di studio annue per i medici di medicina generale nel triennio 2018-2021 al fine di raggiungere il livello annuale delle 2.000 borse di studio, oltre a 58 ulteriori contratti annuali destinati alle specializzazioni mediche.

È infatti previsto che il riparto di queste risorse venga effettuato, sulla base della quota di accesso, nella prima riunione utile della Conferenza Stato Regioni, autorizzando l’immediato utilizzo dei fondi a partire dai corsi che inizieranno nel 2018. A questo scopo Grillo spiega che il ministero provvederò a predisporre una proposta di riparto entro i primi giorni di settembre.

Occorre, però, riaprire i bandi e fissare una nuova data per il concorso in modo da prevedere la messa a disposizione degli ulteriori posti previsti per ciascuna Regione. Questo per due ragioni: “Rendere noto l’incremento dei posti messi a bando e delle relative borse di studio” tra i potenziali candidati e, in virtù di questo, “evitare una esposizione ad eventuali contenziosi che potrebbero essere proposti da coloro che dovessero ritenere di avere perso la possibilità di partecipare al concorso stante l’aumento delle borse nelle singole Regioni”.

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