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Sabato 25 AGOSTO 2018
Fingeva di vaccinare i bambini, ma buttava le fiale. Chiesto il processo per l’assistente sanitaria di Treviso

Il pubblico ministero ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio e il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Udine ha fissato la data per l’udienza preliminare al prossimo autunno. Ora toccherà al Gup stabilire se il fascicolo sul caso debba essere archiviato oppure si debba procedere con il processo.

Il pubblico ministero ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’assistente sanitaria dell’Ausl trevigiana accusata vaccinare per finta i bambini mentre invece prendeva le fiale ancora piene e le gettava nella spazzatura, senza fare alcuna iniezione ai bambini arrivati nel suo ambulatorio. I primi sospetti erano venuti ai colleghi: durante le sue ore di lavoro nessuno dei bambini che entrava nella sala affidata all'operatrice in questione versava una lacrima. Né un pianto, né uno strillo, mai. Una stranezza, trattandosi di bambini.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Udine, riferisce il Corriere della Sera, ha fissato la data per l’udienza preliminare al prossimo autunno. Ora toccherà al Gup stabilire se il fascicolo debba essere archiviato oppure si debba procedere con il processo. Peculato, omissione di atti d’ufficio e falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale. Queste i reati contestati.

Peculato perché gettava via le fiale di vaccino senza averle utilizzate per la finalità; omissione di atti d’ufficio perché in qualità di addetta alle vaccinazione il suo compito era compiere le vaccinazioni; falso ideologico attestava falsamente di aver effettuato regolarmente le vaccinazioni.

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