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Venerdì 14 SETTEMBRE 2018
Cup. Cgil, Cisl e Uil:  “Bene cambio appalto della Asl Rm1, sia applicato art.18 come da accordo o ci mobiliteremo”

Le tre storiche sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, di Roma e del Lazio, esprimono soddisfazione per l'accordo sottoscritto tra la Regione Lazio e gli stessi sindacati, in merito alla salvaguardia dei livelli occupazioni e retributivi dei lavoratori preposti ai Cup. I Segretari Generali chiedono però il rispetto di tutti i contenuti dell'accordo, comprese le garanzie dell'art. 18, minacciando in caso contrario una nuova mobilitazione

A seguito dell’accordo sottoscritto nella giornata di ieri tra la Regione Lazio e Cgil, Cisl e Uil nel quale è stata confermata la salvaguardia dei livelli occupazionali e retributivi dei lavoratori dei servizi Cup nonchè  convenuto “che la riassunzione del personale debba essere effettuata garantendo ai lavoratori la tutela dell’art.18 della Legge n. 300/70 ovvero la normativa pre-job Act, i Segretari Generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola, Cisl Fp Lazio, Roberto Chierchia, Uil Fpl Roma e Lazio, Sandro Bernardini, accolgono positivamente la comunicazione da parte della Rti con capofila Gpi di accoglimento delle istanze sindacali riferite al riconoscimento degli  scatti di anzianità con effetto retroattivo per il personale della Asl Rm1 per i quali non era stato sottoscritto l’accordo di cambio appalto.

La comunicazione scaturisce dal buon esito del contemporaneo incontro svoltosi nella giornata di ieri tra le Organizzazioni Sindacali di categoria, Direzione Generale Rm1 e Regione Lazio nel quale si era concordato il riconoscimento a favore del personale ed è sicuramente un passo in avanti per una risoluzione positiva della vertenza.

Tuttavia, i Segretari Generali chiedono la convocazione di un incontro da parte della Regione Lazio da tenersi entro venerdì 21 alla presenza delle Aziende subentranti al fine di rendere operativo l’accordo politico e calendarizzare gli incontri per la sottoscrizione degli accordi di cambio appalto che dovranno necessariamente confermare tutti gli impegni contenuti negli accordi sinora sottoscritti, comprese le garanzie dell’art. 18, preannunciando sin da ora che in mancanza della convocazione le Organizzazioni Sindacali  riavvieranno la mobilitazione del personale.

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