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Mercoledì 26 SETTEMBRE 2018
Pediatria a Camposampiero. Sindaci preparato la protesta, ma Coletto frena: “Cinque pediatri in arrivo, nessun ridimensionamento”

L’assessore punta il dito contro chi cerca di “ricavare consenso politico sventolando lo spettro della perdita di servizi sanitari che è assolutamente falsa”. Gli fa eco l’assessore del territorio Roberto Marcato: “Manifesta è un diritto, ma avevamo già dato rassicurazioni”.

“Smentisco per l’ennesima volta qualsiasi ipotesi di ridimensionamento della Pediatria e della Terapia Intensiva Neonatale all’Ospedale di Camposampiero. I concorsi per l’assunzione di cinque nuovi pediatri in sostituzione di quelli che si sono dimessi saranno fatti entro metà ottobre. Temo che, ancora una volta, qualcuno pensi di ricavare consenso politico sventolando lo spettro della perdita di servizi sanitari che è assolutamente falsa”. Con queste parole, l’Assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, interviene, con una nota, per rassicurare la popolazione locale sul futuro della Pediatria nell’ospedale padovano alla luce della manifestazione organizzata per sabato 29 settembre da alcuni sindaci dell’area.

“Posto che manifestare è un diritto – gli fa eco il collega Assessore e Consigliere regionale del territorio Roberto Marcato – fatico a capire il perché di questa convocazione, dopo i chiarimenti dati in un recente incontro pubblico con l’Assessore Coletto, il DG dell’Ulss Scibetta e il Presidente della Quinta Commissione del Consiglio Boron, e appena ieri quando lo stesso Scibetta ha incontrato gli amministratori dell’ex Ulss Alta Padovana”.

Per Marcato “sorge spontaneo il dubbio che si voglia manifestare più che altro per esigenze politiche di alcuni, che si trovano in asfissia di consenso in vista delle amministrative dell’anno prossimo. Se così fosse si tratta di una discutibilissima speculazione politica”.

“Per chiarezza e onestà intellettuale– conclude Marcato – è anche giusto che si sappia che i medici che si sono dimessi non l’hanno fatto per andare a fare volontariato e non si sono immolati come Madre Teresa di Calcutta, anzi…. Con la salute non si gioca, e nemmeno sulle paure della gente dopo averle immotivatamente accese”.

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