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Lunedì 01 OTTOBRE 2018
Qualità dei ricoveri ospedalieri. Un’indagine pilota nell’Ulss 6 euganea

Parte ad ottobre e durerà tre mesi. Nel 2019 l’estensione a tutte le altre Ulss. Il Dg Scibetta: “Le performance delle strutture sanitarie non si misurano esclusivamente secondo i criteri di efficacia ed efficienza, ma anche in base alla soddisfazione dei nostri utenti”. Le informazioni sull’esperienza dei pazienti, raccolte su base volontaria e in anonimato, andranno ad alimentare una banca dati appositamente predisposta per il monitoraggio continuativo dell’assistenza ricevuta.

Al via, in Veneto, a un’indagine che permetterà ai pazienti dimessi da ricovero ospedaliero di esprimere la loro opinione sulla qualità della loro esperienza in ospedale. Il progetto PREMs (Patient reported experience measures), che partirà dal dall’Ulss 6 Euganea, è una ricerca permanente promossa dall’Azienda Zero della Regione del Veneto e realizzata in collaborazione con il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, istituto di ricerca specializzato nella misurazione delle performance sanitarie.
 
La fase iniziale di sperimentazione durerà tre mesi e coinvolgerà i centri della Ulss (Cittadella, Camposampiero, Sant’Antonio, Piove di Sacco e Monselice). A inizio 2019, la rilevazione sarà estesa a tutte le altre Ulss del Veneto, “così da favorire l’adozione di uno strumento standardizzato per il confronto a livello regionale delle diverse aziende coinvolte”.
 
“A partire dal mese di ottobre – spiegano in una nota le ricercatrici scientifiche del progetto Federica Covre e Sabina De Rosis della Scuola Sant’Anna - i pazienti che hanno usufruito di un ricovero ordinario negli ospedali dell’Ulss 6 Euganea saranno invitati dal personale infermieristico a compilare un questionario online, con possibilità di farsi aiutare da un proprio familiare o da un accompagnatore. Le informazioni sull’esperienza dei pazienti, raccolte su base volontaria e nel rispetto dell’anonimato, andranno ad alimentare di continuo una banca dati appositamente predisposta per il monitoraggio continuativo dell’assistenza ricevuta”.

L’obiettivo dell’indagine è infatti quello di fornire indicazioni sempre aggiornate sulla soddisfazione degli utenti ricoverati, attraverso l’esplorazione di molteplici aspetti della loro esperienza di ricovero: dalla qualità dell’assistenza ricevuta al coinvolgimento diretto nel percorso di cura, dalla comunicazione con il personale sanitario all’igiene degli ambienti.
 
“Per noi dell’Ulss 6 Euganea – commenta il Direttore Generale dell’Ulss 6 Euganea Domenico Scibetta - è un onore essere stati scelti dalla Regione del Veneto quale ente sperimentatore di questa indagine. Crediamo infatti che le performance delle strutture sanitarie non si misurino esclusivamente secondo i criteri di efficacia ed efficienza, pur fondamentali, ma anche in base alla soddisfazione dei nostri utenti. Il senso di questa nuova rilevazione risiede proprio nella valorizzazione del punto di vista di coloro che usufruiscono del servizio di ricovero, e che noi vorremmo partecipassero in prima persona alla progettazione dei percorsi di cura loro destinati”.  
 
Per Giovanni Faverin dell’Ufficio Comunicazione e Urp dell’Azienda Zero che “il percorso conferma la grande attenzione rivolta dalla Regione Veneto e dalla Direzione regionale sanità e sociale alle persone, alla loro valutazione di gradimento dell’intera esperienza di ricovero”.

La nota dell’Ulss evidenzia, dunque, come “già dalla legge regionale n. 19 , fino alla proposta di piano socio sanitario 2019/2023, in discussione in questi mesi, la nostra regione insieme al laboratorio Mes di Pisa ha fortemente voluto anche questo innovativo strumento di ascolto del cittadino paziente. Lo strumento è dedicato alle persone che curano, cioè i professionisti sanitari, ma anche a chi ascolta, cioè chi si approccia alle cure e ai suoi familiari. Cittadini che raccontano ai professionisti sanitari quali sono i punti di qualità del sistema e che presentano i suggerimenti per migliorarlo. A dimostrazione che il dialogo all'interno del ‘sistema delle cure’ è un aspetto fondamentale”.
 

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