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Martedì 09 OTTOBRE 2018
Roma. Asl Roma 2, Municipio V e sindacati presentano la ‘Guida facile ai servizi socio – sanitari’

“Si tratta di un esempio avanzato di integrazione, poiché illustra tutti i servizi e le prestazioni a disposizione dei cittadini, fornendo informazioni ed evidenziando le interconnessioni tra le diverse strutture”. Così l’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre. LA GUIDA

“Oggi, presso la Casa della Salute Santa Caterina delle Rose in Via Forteguerri 4 nel Municipio V, abbiamo presentato la ‘Guida facile ai servizi socio – sanitari’ del territorio, scritta dall’Ufficio di Piano municipale e da Elisabetta Fusconi (responsabile Casa della Salute). Si tratta di un esempio avanzato di integrazione, poiché illustra tutti i servizi e le prestazioni a disposizione dei cittadini, fornendo informazioni ed evidenziando le interconnessioni tra le diverse strutture”. Così l’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre.

“Insieme a noi – prosegue Baldassarre - il dg della Asl Roma 2 Flori Degrassi, il Direttore del Distretto 5 Fabrizio Ciaralli, il Vicepresidente e Assessore alle Politiche Sociali del Municipio V Mario Podeschi e rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil che hanno assicurato un contributo determinante per l’esito del progetto. E’ il paradigma ideale su cui impostare un metodo di lavoro che metta a sistema il contributo di tutti i livelli istituzionali, per creare sinergie a beneficio esclusivo dei cittadini”.

“L’integrazione sociosanitaria – continua l’Assessora - rappresenta una sfida quotidiana. Tuttavia in ambito sanitario sono definiti i Livelli essenziali di assistenza (Lea), mentre in ambito sociale manca totalmente un indicatore che misuri le prestazioni. E’ un vulnus da sanare al più presto, perché garantire la certezza che vengano mantenuti standard di riferimento costituisce un baluardo a difesa dei diritti”.

“La Guida è scritta – conclude Baldassarre - con gli occhi di chi deve utilizzarla, con un linguaggio semplice e comprensibile. Riporta informazioni fondamentali ed è proiettata nell’ottica di rafforzare l’equità nell’accesso a servizi e prestazioni, contrastando ogni genere di disomogeneità o discriminazione. E’ una prassi operativa virtuosa, un modello che è necessario diffondere in tutti i territori della città”.

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