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Mercoledì 10 OTTOBRE 2018
Abruzzo. Approvati i Pdta per le malattie reumatiche, infiammatorie e autoimmuni

Rappresentano una delle principali cause di invalidità e di perdita di capacità lavorativa. Per l’assessore Paolucci questi effetti possono essere arginati “attraverso processi di diagnosi precoce e trattamenti adeguati attuabili solo attraverso una rete in cui ci sia la partecipazione e la sinergia tra clinici, decisori e datori di lavoro”.

La Giunta regionale dell’Abruzzo, su proposta dell’assessore alla Salute, Silvio Paolucci, ha approvato ieri un provvedimento con il quale vengono istituiti i Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA) per le malattie reumatiche, infiammatorie e autoimmuni.

“Le malattie reumatiche croniche e invalidanti rappresentano una delle principali cause di invalidità e di perdita di capacità lavorativa e colpiscono, solitamente, una popolazione giovane e ancora in attività lavorativa”, evidenzia la Regione in una nota. “Per fronteggiare questo fenomeno e limitarne gli effetti - spiega Paolucci - la Giunta ha inteso realizzare, all’interno della rete regionale, un percorso privilegiato per i lavoratori affetti da malattie reumatiche”.

Si procederà, quindi, ad una riorganizzazione dei servizi sanitari reumatologici e al loro inserimento in una rete assistenziale specialistica uniformemente distribuita sul territorio, ritenuta indispensabile per formulare una diagnosi precoce e per attuare tempestivamente trattamenti specifici che favoriscano il pronto recupero all’attività produttiva dei lavoratori affetti da questo tipo di patologie.

Molti dei pazienti interessati da malattie reumatiche che intaccano la funzione articolare perdono la loro capacità produttiva ed è rilevante il numero di coloro che abbandonano prematuramente la loro vita lavorativa a causa del proprio stato di salute: questa situazione può essere evitata, secondo Paolucci, “attraverso processi di diagnosi precoce e trattamenti adeguati attuabili solo attraverso una rete in cui ci sia la partecipazione e la sinergia tra clinici, decisori e datori di lavoro”.

Altro obiettivo strategico della “rete” è quello di realizzare un approccio integrato sanitario-socio-politico al problema economico posto da alcune importanti malattie reumatiche, al fine di consentire al lavoratore di continuare la sua prestazione professionale, di ridurre la spesa sociale collegata alle indennità, di mantenere l’efficienza lavorativa e, infine, di accorciare i tempi necessari per la ripresa della piena attività.

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