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Martedì 16 OTTOBRE 2018
Manovra. Spesa sanitaria al 6,5% Pil nel 2019. Nuove assunzioni, stabilizzazioni, potenziamento borse di studio e revisione normativa su dirigenza sanitaria. Il documento inviato a Bruxelles
Il Governo ha inviato il Documento programmatico di Bilancio, all'indomani del via libera da parte del Consiglio dei Ministri alla legge di Bilancio, Decreto Fiscale e Decreto semplificazione. Nel testo viene confermato il deficit al 2,4% ,nonostante la bocciatura nei giorni scorsi da parte dell'Upb. Negative le reazioni da Bruxelles. Juncker: "La deviazione italiana è inaccettabile". IL TESTO
Dopo il via libera di ieri sera da parte del Consiglio dei ministri sulla legge di Bilancio, il Decreto fiscale ed il Decreto semplificazione, l'Italia ha inviato oggi a Bruxelles il Documento programmatico di bilancio. Nel testo viene confermato il deficit al 2,4% ,nonostante la bocciatura nei giorni scorsi da parte dell'Upb.
Per quanto riguarda invece la sanità, si spiega che la spesa sanitaria in rapporto al Pil si attesta in media sul 6,7% nel quinquennio 2014-2018, e scenderà al 6,5% nel 2019.
Tra le raccomandazioni specifiche per il Paese vengono poi inserite anche le politiche per il personale della sanità:
1) completamento dei processi di assunzione e stabilizzazione del personale;
2) potenziamento delle borse di studio a favore di giovani medici;
3) revisione della normativa in materia di dirigenza sanitaria.
Le reazioni a Bruxells sono state da subito negative. "Se accettassimo il derapage previsto dalla manovra rispetto alle regole europee alcuni Paesi ci coprirebbero di ingiurie e invettive con l’accusa di essere troppo flessibili con l’Italia", ha detto il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker in un incontro con la stampa italiana.
Giovanni Rodriquez
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