quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Mercoledì 17 OTTOBRE 2018
Specializzandi. Sileri (M5S): “Stiamo lavorando per voi”
Così il presidente della Commissione Sanità del Senato che oggi ha incontrato l'associazione ALS - Associazione liberi specializzandi - Fattore 2a. "Ci vuole tempo, i medici hanno ragione, sono dalla loro parte e non smetterò mai di riceverli e ascoltare le loro istanze. Dobbiamo lavorare insieme perché abbiamo lo stesso obiettivo".
"E' indubbio che la sanità italiana stia attraversando un momento critico. Perché? Perché i governi precedenti non sono stati capaci di dare le risposte che servivano e ci ritroviamo oggi con una situazione al limite: i medici aspettano da nove anni, dico nove anni, il rinnovo del contratto; nel decennio 2018-2028 ci saranno più di 14 mila medici che andranno in pensione. E' ovvio che quando si eredita uno stato dI cose così grave è necessario rimboccarsi le maniche e andare avanti, così come è ovvio che tutti questi problemi non sono emersi negli ultimi tre mesi".
Così il senatore del Movimento 5 Stelle, Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama, che oggi ha incontrato l'associazione ALS - Associazione liberi specializzandi - Fattore 2a.
"Bisogna lavorare su più fronti - spiega - dare risposte ai cittadini intervenendo sulle liste di attesa, abolendo il superticket, per esempio. Dare risposte ai medici, al personale sanitario tutto, a partire dagli ospedalieri. Ci stiamo impegnando per questo: vogliamo cambiare i criteri di nomina delle dirigenze per togliere il legame tra politica e sanità, aumentare le borse di studio per i corsi di medicina generale. E ancora: studieremo un modo per aumentare i posti nelle specializzazioni. A mio avviso prima di togliere il numero chiuso sarà necessario prevedere un adeguato aumento delle capacità didattiche delle università, valutare il reale fabbisogno di medici futuro ed evitare quindi un effetto paradosso. Per l'insegnamento si potrebbero anche considerare percorsi telematici per i primi anni, laddove non è prevista pratica. Stiamo poi mettendo in campo percorsi di stabilizzazione del personale e stanziando fondi per il rinnovo del contratto. Ci vuole tempo, i medici hanno ragione, sono dalla loro parte e non smetterò mai di riceverli e ascoltare le loro istanze. Dobbiamo lavorare insieme perché abbiamo lo stesso obiettivo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA