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Giovedì 18 OTTOBRE 2018
Manovra. Fumata nera dall’incontro Grillo-Regioni. Bonaccini: “Insoddisfatti, non c’è un euro in più. Ma bene apertura a dialogo”. Il Ministro: “Confronto a tratti acceso. Ora avvieremo un tavolo su risorse per il Fondo. Nel trienno garantiti comunque 4,5 miliardi in più”

Deluse le aspettative degli Enti locali dopo la riunione con il Ministro della Salute per quanto riguarda la manovra. Bonaccini: “Non c’è un euro in più rispetto a quello programmato l’anno scorso. Abbiamo presentato le nostre richieste e chiesto di aprire un tavolo e speriamo di arrivare ad un accordo”. Grillo: “Avvieremo subito un tavolo di confronto per cercare di arrivare ad una soluzione condivisa”. Per il 2020-2021 previsti però aumenti di 3,5 mld. Regioni bocciano anche i 500 mln del payback: "Sono un terzo di quello che ci aspettavamo". VIDEO GRILLO - VIDEO BONACCINI

Fumata nera oggi dall'incontro tra il Ministro Grillo e i presidenti delle Regioni. La riunione è stata molto dura e a tratti anche accesa, ma in ogni caso le Regioni sono state unanimi nel bocciare gli interventi per la sanità previsti nella prossima Legge di Bilancio. In ogni caso, la porta del dialogo non si è chiusa e Regioni e Governo hanno deciso di avviare un tavolo di confronto per arrivare ad un'intesa che possa essere più soddisfacente per gli Enti locali.
 
“Non siamo rimasti soddisfatti dall’incontro odierno. Perché ciò che si riteneva di aumento del Fsn per il 2019 in realtà è quello che era già stato programmato lo scorso anno, non un euro in più. Ma soprattutto non abbiamo ricevuto risposte soddisfacenti rispetto al tema delle risorse per il contratto dei dipendenti della sanità pubblica, gli investimenti nelle strutture sanitarie ospedaliere e i farmaci innovative”. Ha affermato il presidente della Regioni, Stefano Bonaccini al termine dell’incontro odierno con il Ministro della Salute, Giulia Grillo cui erano presenti anche i viceministri dell’Economia, Massimo Garavaglia e Laura Castelli (che non hanno voluto rilasciare dichiarazioni ndr.)
 
Ma Bonaccini tiene in ogni caso aperta una porta. “Il Ministro ha accettato di convocare immediatamente un tavolo perché gli abbiamo detto che noi nei prossimi giorni, in tempi molto ristretti, vorremmo arrivare ad un accordo come quello siglato pochi giorni fa sull’extra sanità”. “Noi siamo abituati a cercare gli accordi – ha ribadito -. Abbiamo proposto di iniziare subito discussione e abbiamo consegnato documento con le nostre richieste. Voglio rimanere fiducioso che l’insoddisfazione di adesso possa trasformarsi in un incontro soddisfacente nei prossimi giorni dove sarà coinvolto anche il Mef”.
 
In ogni caso la delusione di Bonaccini è forte. “Noi avevamo letto che avrebbe per la prima volta aumentato le risorse rispetto agli anni precedenti. Ma la previsione che oggi arriva è la stessa ma questa volta c’è tema contratti e farmaci innovativi”.
 
Allo stesso tempo il presidente ha annunciato anche che il Governo ha proposto 3,5 mld in più per il 2020-2021. “Per il 2020-2021ci hanno proposto 3,5 mld in più. Ma il problema è però com’è composto l’avanzamento e il problema è il bilancio del prossimo anno sul quale non siamo soddisfatti e le risposte date oggi non ci rassicurano rispetto alle parole dette dal Ministro qualche mese fa. Ma cercheremo l’ accordo fino all’ultimo”.
 
Bonaccini ha parlato anche di payback. “I nostri calcoli ci dicono che i 500 mln sono un terzo di quello che ci aspettavamo. Non lo vogliamo usare come strumento di polemica “
 
Che il confronto non sia stato tutto rose e fiori lo ha confermato anche il Ministro. “E’ stato un confronto importante – ha dichiarato il Ministro della Salute, Giulia Grillo al termine dell’incontro - a tratti anche abbastanza acceso che però ha avuto un esito positivo in quanto nei prossimi giorni e nelle prossime ore avvieremo subito un tavolo di confronto per cercare di arrivare ad una soluzione condivisa rispetto a queste prime risorse finanziate nel 2019 che poi avranno anche una prosecuzione per gli anni successive”. 
 
“Tutta una serie di tavoli poi – ha precisato - verranno avviati su altri argomenti, formazione post laurea, numero chiuso, tavoli dove sarà presente anche il Miur, sulla medicina generale, sulla governance è già aperto, tutta una serie di azioni che mi auguro poteranno ad una maggiore fluidità nei rapporti tra il ministero e regione e un maggiore allineamento di attività tra queste istituzioni”.
 
In serata poi il Ministro Grillo con un comunicato stampa è tornata sulla riunione di oggi.
“L’incontro con i presidenti di Regione – si legge - è stata un’occasione di confronto importante. I governatori hanno presentato un articolato documento con le questioni che ritengono più importanti nella gestione della sanità territoriale. Tutte queste tematiche hanno una ricaduta economico-finanziaria e di programmazione che sono oggetto della legge di bilancio del prossimo anno”.

“Durante la riunione – prosegue - ho spiegato che l’impegno del governo a mantenere le cifre invariate rispetto a quanto programmato è solo la base di partenza per il 2019. Il nostro ministero è infatti già al lavoro per trovare risorse aggiuntive: e parlo di formazione post laurea, Fondo per le liste d’attesa, nuova governance del farmaco. Sono consapevole che al sistema servirebbero più risorse da subito, ma il governo si è impegnato a garantire per il prossimo triennio (2019-21) complessivamente 4,5 miliardi in più al Fondo sanitario nazionale e questo non va sottovalutato”.

“Abbiamo convenuto con le Regioni – conclude - di continuare a lavorare insieme con un tavolo tecnico di confronto che tocchi tutte le questioni aperte da tempo. L’obiettivo è stabilire un percorso di confronto costante e costruttivo perché abbiamo tutti interesse a valorizzare e salvaguardare la salute dei cittadini e il nostro Servizio sanitario nazionale. Nei prossimi giorni, insieme ai tecnici delle Regioni, finalizzeremo un documento quadro programmatico perché sono convinta che solo lavorando insieme possiamo salvare la sanità pubblica e superare le odiose diseguaglianze d’accesso alle cure. Nella legge di bilancio cercheremo di fare tutte le integrazioni possibili, anche in fase di conversione”.

  

 
 
 
L.F.

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