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La ricerca
Per la ToM, Walsh-Messinger e colleghi hanno usato il test ‘Reading the Mind in the Eyes ‘(Rme), messo a punto valutare la capacità di identificare lo stato mentale di un’altra persona, e lo ‘Strange Stories Task’ (Sst), studiato per valutare la capacità di interpretare le intenzioni degli altri, un processo che comporta un ragionamento.
I risultati
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Fonte: Social Neuroscience
Will Boggs
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
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Martedì 06 NOVEMBRE 2018
La schizofrenia inverte la percezione tra uomini e donne
La schizofrenia, nella percezione degli stati mentali, è una sorta di specchio rovesciato dei due sessi Nei processi mentali, ciò che è 'normale' per una donna sana sarebbe 'normale' per gli uomini con la schizofrenia e viceversa. È quanto emerge da uno studio pubblicato da Social Neuroscience
(Reuters Health) – La capacità di identificare lo stato mentale di una persona e di interpretare le intenzioni degli altri, generalmente distinte sulla base del sesso, si presenterebbero invertite tra i pazienti con schizofrenia. Così, l’identificazione dello stato mentale, normalmente correlata all’intelligenza tra le donne sane, sarebbe correlata agli uomini, tra chi soffre di schizofrenia. A evidenziarlo è una ricerca coordinata da Julie Walsh-Messinger, dell’Università di Dayton, nell’Ohio. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Social Neuroscience.
I ricercatori americani hanno testato la cosiddetta ‘theory of mind’ (ToM), la capacità di capire le emozioni delle altre persone e interpretare le loro intenzioni, in 37 individui con schizofrenia e 31 controlli sani, suddivisi per sesso, per valutare le differenze cognitive, indicizzare in base all’intelligenza, e affettive, indicizzate con esercizi olfattivi, che contribuivano alla performance della ToM.
Dai risultati è emerso che un’intelligenza superiore si correla meglio con un’identificazione più precisa dello stato mentale tra le femmine sane e nei maschi con schizofrenia, mentre viceversa, una migliore accuratezza nell’identificazione dell’odore era caratteristica dei maschi sani e delle femmine con schizofrenia. Anche la capacità di comprendere le intenzioni delle persone valutata con la Sst era invertita tra maschi e femmine, con una correlazione significativa tra le femmine sane e tra i maschi con schizofrenia.
“I nostri risultati suggeriscono che le differenze di sesso negli individui sani possono interagire con la patologia correlata alla schizofrenia, per produrre diversi profili di sintomi”, osserva Walsh-Messinger. “I maschi sani sembrano affidarsi a elaborazione limbica per identificare lo stato mentale, e l’interruzione di questo circolo con la schizofrenia può contribuire allo sviluppo di sintomi negativi, che tendono a essere più gravi nei maschi con schizofrenia”.
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