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Lunedì 12 NOVEMBRE 2018
Incidenti stradali: ecco la classifica Eurostat delle Regioni con i più alti tassi di mortalità per milione di abitanti nell'Ue 28

L'Italia (54 morti per milione di abitanti) in linea con la media Ue 28 (55 morti per milione di abitanti). Vanno peggio Bolzano e Basilicata (73), meglio Valle d'Aosta (24) e Campania e Liguria (37). Secondo L'Oms senza adeguate contromisure, entro il 2020 rappresenteranno la terza causa globale di morte e disabilità. 

In 24 Regioni dell’Ue 28 la media dei decessi per un milione di abitanti conseguenti incidenti stradali ha superato nel 2016 i 100, su una media, sempre nei Paesi Ue 28 di 55 incidenti mortali per milione di abitanti.

Il più alto tasso di incidenza per le vittime della strada nell'Ue nelle Regioni  NUTS di livello 2 (dal francese nomenclature des unités territoriales statistiques e il 2 sta per il livello di popolazione compresa nel range di analisi, in questo caso tra 800mila e 3 milioni di persone, che coprono tutte le Regioni d’Europa) che gfanno parte dei Paeri della Ue 28 è stato registrato nella regione bulgara di Severozapaden, dove nel 2016 ci sono stati 153 morti per milione di abitanti, seguita dall'Alentejo (142 morti per milione di abitanti) e prov. Lussemburgo (138). 

La regione greca di Notio Aigaio (134) e un'altra regione bulgara, Severen tsentralen (132), erano le uniche altre regioni dell'Ue a registrare tassi di incidenza superiori a 125 morti per milione di abitanti nel 2016.

Il tasso di incidenza più basso per le vittime della strada nel 2016 è stato registrato nella regione di Vienna, capitale austriaca (10 decessi per milione di abitanti). Inclusa Vienna, ci sono state 28 regioni nei Paesi della Ue 28 (31 in tutta la Ue) dove l'incidenza delle vittime della strada è stata inferiore a 25 morti per milione di abitanti.

Tra questi c’è una sola Regione italiana, la Valle d’Aosta, che fi morti per incidente per milione di abitanti nel ha fatti registrare 24, in netto calo rispetto agli anni precedenti.

L’Italia nel complesso nel 2016 ha registrato 54 morti per milione di abitanti (in valori assoluti 3.283, in diminuzione rispetto agli ani precedenti)
Gli incidenti stradali sono considerati dall’Oms un problema di salute pubblica molto importante, ma ancora troppo trascurato. Per l’Oms sono la nona causa di morte nel mondo fra gli adulti, la prima fra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni e la seconda per i ragazzi dai 10 ai 14 e dai 20 ai 24 anni. Si stima, inoltre, che senza adeguate contromisure, entro il 2020 rappresenteranno la terza causa globale di morte e disabilità. Il peso di questo problema non è distribuito in maniera uniforme ed è fonte di una crescente disuguaglianza tra i diversi Paesi, con svantaggi socioeconomici delle categorie di persone più a rischio.
 
In Italia l’ultimo dato è del rapporto Istat-Aci 2015 relativo agli incidenti stradali avvenuti nel 2014, In quell’anno in Italia si sono verificati 177.031 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato la morte, come risulta anche dai dati Eurostat, di 3.381 persone (entro il 30° giorno) e il ferimento di altre 251.147. Rispetto al 2013, il numero di incidenti scende del 2,5%, quello dei feriti del 2,7% mentre per il numero dei morti la flessione è molto contenuta: -0,6 per cento.
 
Sulle strade urbane italiane si sono verificati 133.598 incidenti, con 180.474 feriti e 1.505 vittime; sulle autostrade gli incidenti sono stati 9.148, con 15.290 feriti e 287 decessi. Sulle strade extraurbane, ad esclusione delle autostrade, gli incidenti ammontano a 34.285, i feriti a 55.383 e le vittime a 1.589.
 
Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (escluse le autostrade), dove si sono registrati 4,63 decessi ogni 100 incidenti. Le vittime sono state invece 1,13 ogni 100 incidenti sulle strade urbane e 3,14 sulle autostrade. Il numero dei morti diminuisce su autostrade e strade extraurbane (-10,6% e -3,8% sull’anno precedente), aumenta, invece, sulle strade urbane (+5,4%).
 
Secondo Eurostat il risultato peggiore in Italia è quello registrato nel 2016 a Bolzano e in Basilicata con 73 morti per mille abitanti.
Sopra la media italiana dei 54 morti per milione di abitanti ci sono poi anche Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Sardegna, Puglia, Trento, Lazio, Calabria, Abruzzo, Piemonte e Friuli Venezia Giulia, quest’ultima Regione con le stesso dato medio dell’Ue 28 di 55 morti per milione di abitanti.

Ad abbassare la media nazionale sono questa volta le Regioni del Sud e quelle del Nord Ovest e la Regione che dopo la valle d’Aosta è andata meglio è stata la Campania (con la Liguria) con 37 morti per milione di abitanti.
 

 

 

 
 
 

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