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Martedì 20 NOVEMBRE 2018
Verso il Forum risk management. Il punto sui Lea e gli Stati Generali della Farmaceutica in Italia. Intervista a Monica Calamai

"La riforma che è andata a modificare la geografia delle aziende sanitarie ci ha permesso di avere quadri sempre puntuali. Mi pare che a conferma di questi dati ci siano delle valutazioni positive dei Lea", così il direttore generale dell'assessorato alla salute della Regione Toscana che appronfondirà queste tematiche nel corso della tredicesima edizione del Forum Risk Management che si terrà a Firenze, Fortezza da Basso, dal 27 al 30 novembre

Monica Calamai è direttore generale dell'assessorato alla salute della Regione Toscana. Durante la tredicesima edizione del Forum Risk Management parteciperà come relatrice a una tavola rotonda sui Lea e agli Stati Generali della Farmaceutica in Italia. Si parlerà di innovazione, sostenibilità e nuova governance.
 
Calamai, l'introduzione dei farmaci innovativi a quali modifiche portano nei sistemi organizzativi?
I farmaci innovativi portano a modifiche sostanziale nei modelli organizzativi. Per questo motivo in Toscana è in atto un ripensamento per regolare l’inserimento dei nuovi farmaci vincolandolo anche a cambiamenti dei modelli organizzativi.
 
Nella sua regione come state agendo?
In Toscana, ad esempio, abbiamo strutturato un progetto sull’eradicazione dell’epatite C ed una convenzione con il gruppo HTA dell’ISS per valutare l’impatto che hanno i nuovi farmaci compresi quelli dell’epatite sul decorso della malattia e sui modelli organizzativi sanitari . E’ evidente che a seconda degli effetti che ha una nuova terapia, cambiano non solo gli esiti ma anche gli assetti interni alle strutture sanitarie . E' necessaria quindi una governance almeno regionale che vada a delineare con i professionisti i nuovi percorsi diagnostici e terapeutici per una giusta riallocazione delle risorse e nuovi assetti organizzativi .
Detto ciò nonostante si possano recuperare risorse grazie una rivisitazione del sistema è vero anche che l'innovazione ha dei costi e ha necessità di essere sostenuta anche con maggiori finanziamenti. La negoziazione con le grandi aziende farmaceutiche rappresenta un altro punto centrale. Da questi faticosi processi passa la sostenibilità del sistema sanitario pubblico, della spesa farmaceutica ed dell’innovazione.
 
Da poco in Toscana è stata attuata una riforma che è andata a modificare la geografia delle aziende sanitarie..
Il bilancio dei due anni è sicuramente positivo: la riforma era assolutamente necessaria e segue gli avvenimenti di questa epoca caratterizzata dall'innovazione tecnologica. Con i nuovi strumenti abbiamo la possibilità di avere quadri sempre puntuali e che ci permettono di vedere quello che accade in una sala operatoria a distanza. La riforma ha sposato quello che è il cambiamento del mondo. Le piccole aziende sarebbero state fuori dal tempo e dal contesto. Quindi la prima valutazione è positiva abbiamo retto anche dal punto di vista dell'erogazione sanitaria. Mi pare che a conferma di questi dati ci siano delle valutazioni positive dei Lea.
 
C'è comunque qualcosa che andrebbe migliorato?
Va migliorato l'ambito delle relazioni. Lo sforzo è quello di far sentire il personale parte di un progetto, questo è certamente più faticoso quando le aziende sono più grandi. La sanità è fatta anche di sentimenti e sicuramente dobbiamo spingere su questo punto
 
E i cittadini? Come stanno reagendo alla riforma?
Come ho detto una cosa che va tenuta in considerazione è il clima interno che si riverbera nei cittadini. Ovviamente le criticità ci sono e credo che in questo momento storico siano aumentate le diseguaglianze e la fatica economica che molte fasce della popolazione vivono. Le persone hanno più difficoltà di prima a curarsi, una fatica associata a una diversa distribuzione dei territori dei servizi. Per questo è necessario valutare l’omogeneità e in tal senso il nuovo sistema di garanzia dei Lea ci può aiutare. Inoltre la Toscana ha da sempre una collaborazione molto proficua con le associazioni dei cittadini. Ha attivato con delibera di Giunta Regionale il Consiglio Regionale dei cittadini che è e sarà sempre di più parte attiva del sistema sanitario regionale. 
 
Diego D'Ippolito

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