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Lunedì 26 NOVEMBRE 2018
‘Un’Azienda Zero’ anche nella Regione Lazio. Dal M5S arriva proposta che ne chiede l’istituzione

A distanza di 5 anni dalla chiusura di Asp Lazio, presentata una proposta di legge che prevede la costituzione di un nuovo Ente pubblico denominato “Salute Lazio” con lo scopo di verificare, coordinare e monitorare diversi aspetti cruciali della sanità laziale. IL TESTO

Cinque anni fa la Giunta regionale decise di chiudere l’Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio perché, disse il presidente Nicola Zingaretti, “troppi luoghi dove si prendono le decisioni, infatti, contribuiscono alla confusione che abbiamo trovato”. L’Asp costava ogni anno 16 mln e aveva 38 dirigenti e 104 dipendenti che furono riassorbiti dalla Regione che con la sua soppressione parlava di 8 mln annui di risparmio.
 
Ebbene oggi il Movimento 5 Stelle ci riprova e con una proposta di legge depositata in Consiglio regionale propone l’istituzione di ‘Salute Lazio, “un nuovo Ente pubblico, indipendente, sovra-asl, incaricato di verificare, coordinare e monitorare diversi aspetti cruciali della sanità laziale” e “favorire la partecipazione dei cittadini e dei territori”.
 
Diciamolo chiaramente, il modello proposto è diverso dalla vecchia Asp Lazio ed è molto più simile all’esperienza del Veneto dell’Azienda Zero seppur con alcuni distinguo. “Lo schema base – si legge nel testo - nasce dall’esperienza del modello ‘Azienda zero’ della Regione Veneto e di altre regioni che hanno seguito l’esempio veneto nella centralizzazione di alcune funzioni strumentali della Giunta e degli Enti strumentali. Non è stato scelto il nome ‘Azienda zero’ per sottolineare la sua diversità dal modello iniziale, avendone corretto errori, sottovalutazioni ed avendo ribilanciato il ruolo del Dg”.
 
Per i proponenti “lo scopo di Salute Lazio è quello di gestire le infrastrutture di tecnologia informatica, connettività, sistemi informativi e flussi dati in un’ottica di omogeneizzazione e sviluppo del sistema ICT; creare un servizio permanente di coordinamento, sviluppo e diffusione, che contribuisca alla reazione di un ‘Sistema nazionale delle nomenclature e delle codifiche dei dati nei processi sanitari e sociali’”.
 
 
I compiti di Salute Lazio:
 
- Programmazione e coordinamento dell’implementazione dell’offerta sanitaria e sociosanitaria
 
- Elaborazione di modalità e strumenti per garantire processi partecipativi diretti da parte di cittadini tutela dei diritti del malato
 
-Autorizzazione e accreditamento delle strutture socio-sanitarie, nonché modalità di verifica e monitoraggio del rispetto di tutti i requisiti
 
- istituzione e regolamentazione del servizio ispettivo sanitario e socio-sanitario
 
- Servizio epidemiologico, con lo scopo di garantire continuità, sistematicità e la più ampia diffusione di informazioni sullo stato di salute della popolazione, in collaborazione con il Dep Lazio e altri enti e non
 
- Elaborazione dati sull’andamento della domanda e dell’offerta di prestazioni socio-sanitarie e sulla qualità dell’assistenza, in collaborazione con i soggetti preposti alla raccolta degli stessi
 
-Implementare modelli e strumenti di gestione del rischio clinico, del conflitto e del contenzioso, dei sinistri e del flusso informativo sulla sicurezza del paziente
 
-Risorse tecnologiche e innovazione: Programma per la ricerca e l’innovazione e HTA; Rapporti e proposte sull’innovazione; analisi e costi benefici delle nuove tecnologie in ambito sanitario
 
-Monitoraggio e produzione di analisi, valutazioni e proposte relative a: gare d’appalto, verifiche cambi appalto, modalità utilizzo risorse umane, formazione e aggiornamento personale, supporto alla programmazione sanitaria
 
-Controllo del sistema di valutazione, degli obiettivi e dei risultati di Asl e altri enti del Ssr.
 
-Verifica del raggiungimento degli obiettivi del Piano socio sanitario regionale, dell’abbattimento delle liste d’attesa, analisi delle criticità e proposte operative per superarle
 
-Elaborazione di studi finalizzati all’individuazione dei bacini d’utenza ottimali delle principali strutture socio-sanitarie della regione
 
-Istituzione del Centro di coordinamento degli Urp
 
- Completa integrazione e interoperabilità dei sistemi di trattamento, gestione ed elaborazione dei flussi sanitari e socio-sanitari ai fini di implementare il FSSER
 
-Coordinamento unico e centrale degli uffici legali delle Asl
 
I risultati attesi:
- Centralizzazione: tagli di costi e ottimizzazione risorse economiche, migliore gestione degli interventi pianificati dalle Asl sui servizi erogati, maggiore controllo e vigilanza
 
-Migliore e più efficace programmazione sanitaria e socio-sanitaria
 
- Specializzazione di alto profilo: struttura totalmente pubblica, costruita sulle migliori competenze per fornire un supporto tecnico alla Giunta regionale
 
- Maggiore controllo sul management di Asl e Aziende ospedaliere, tramite nuovi strumenti per il coordinamento diretto dei Direttori generali
 
-Integrazione dei sistemi e dei flussi informativi, nonché del sistema di auditing e controllo interno.
 
La gestione di Salute Lazio.
L’Agenzia è sottoposta al coordinamento del Dg della Salute della Regione Lazio ed è la Giunta ad impartire le direttive sulle basi degli indirizzi del Consiglio regionale.
 
Gli organi dell’Ente sono: il coordinamento di indirizzo e programmazione (composto da 3 persone ennominato dal presidente della Regione); il comitato esecutivo allargato (cui partecipano anche associazioni dei cittadini e sindaci del territorio) e il collegio dei revisori.
 
Per quanto riguarda le risorse, il personale dovrà essere reperito all’interno di quello della Regione anche se è prevista la possibilità, attraverso dei bandi, di assumere personale esterno. Per il funzionamento dell’Ente è previsto l’utilizzo di risorse regionali ma si auspica anche la possibilità di ricevere donazioni e accedere a fondi nazionali ed europei.
 
I dubbi.
Per ora dalla Giunta non commentano la proposta dei pentastellati ma appare al momento difficile che il progetto possa andare in porto anche perché oggi molte dei compiti che dovrebbe avere ‘Salute Lazio’ sono svolti, oltre che dall’assessorato, dalla Direzione Regionale della Salute presieduta da Renato Botti.
 
In ogni caso, la proposta, sebbene lasci qualche perplessità in merito a costi e creazione di nuovi centri decisionali, sembra aver il merito di tornare discutere della governance della sanità regionale che dopo la razionalizzazione delle Asl pare essersi fermata..
 
Luciano Fassari

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