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Martedì 27 NOVEMBRE 2018
Sciopero medici. Pasetti (Anaao Emilia Romagna): “Una decisione dolorosa, ma necessaria”

“Fermarsi un giorno per non fermarsi per sempre” è stato uno degli slogan della giornata di sciopero messo in atto dai medici il 23 novembre scorso e per il segretario regionale dell’Anaao Assomed Emilia Romagna uno dei messaggi più incisivi. “Abbiamo una sanità di eccellenza e professionisti di eccellenza, e dobbiamo difenderli”.

“La giornata di sciopero del 23 novembre è stata, dopo anni, la necessaria ripresa di coscienza da parte di dirigenti medici, veterinari e sanitari. Lo sciopero è un atto doloroso, sancisce il fallimento delle trattative, l’abbandono della ragionevolezza, soprattutto, in un settore come il nostro, in cui la scelta penalizza anche se in modo non irreparabile, le aspettative di cura dei cittadini. ‘Fermarsi un giorno per non fermarsi per sempre’, uno degli slogan meglio riusciti. Qualcuno ha fatto notare che comunque gli interventi chirurgici erano in alcuni casi stati sospesi per tempo e riprogrammati, quasi fosse un fallimento della nostra iniziativa. Vorrei ben vedere, solo chi non conosce il mondo della sofferenza può immaginare che per ottenere uno scandalo maggiore si agisca in modo selvaggio”. Così Ester Pasetti, segretario regionale Anaao Assomed Emilia Romagna, inizia un bilancio della giornata di protesta e delle sue ragioniò

“Tanta la partecipazione, vinte le eventuali divisioni. Mi verrebbe quasi da definirlo, almeno nella nostra esperienza, un momento nel quale ci siamo riappropriati dell’orgoglio professionale. Messe via per un giorno paure, incertezze, stanchezza e frustrazione. O meglio galvanizzati dalla loro cronica presenza. Resterà il ricordo di un giorno bello. Anche l’apertura, almeno in premessa, da parte delle istituzioni regionali, ha ridato vigore alla protesta, fungendo da cassa di risonanza alle richieste. Al momento questo abbiamo – prosegue Pasetti -, insieme ad una serie di nuove ordinarie e straordinarie preoccupazioni legate in parte ad una inevitabile deregulation da vacanza contrattuale e vuoto legislativo misti a provvedimenti ambigui: tanto lavoro, poca mediazione e molti legali. Logorante. Ma venerdì 23 novembre è stato un grande giorno, indipendentemente dal canonico balletto di cifre. Il sindacato c’è è vivo e così lo sono gli iscritti”.

“Abbiamo una sanità di eccellenza e professionisti di eccellenza e dobbiamo difenderli”, ha poi aggiunto Pasetti, e “la sanità della nostra Regione è un esempio concreto”.
 
Il segretario regionale dell’Anaao Assomed Emilia Romagna spiega come proprio nei giorni scorsi nel corso di un convegno organizzato a Bologna dall’Anaao Assomed - aperto da un lungo intervento del Presidente Stefano Bonaccini e al quale hanno partecipato l’assessore alle politiche per la salute Sergio Venturi, il direttore generale dell’assessorato alla salute Licia Petropulakos e l’assessore alla salute del comune di Bologna Giuliano Barigazzi - i Direttori Generali di tutte le aziende della regione Emilia Romagna si sono confrontati sulle questioni fondamentali per la politica sanitaria regionale. “Il confronto si è incentrato su situazioni apparentemente dicotomiche rispetto alle quali si sono condivisi gli aspetti sinergici in essere e o da costruire, ossia Ospedale-Territorio, Ospedale-Università, Sanità pubblica verso Sanità privata. un format creato ad hoc che ha funzionato a dispetto della complessità dei temi trattati e delle reciproche prerogative che vedono spesso sindacato e parte datoriale contrapposte. Ma la salute e la sanità appunto restano un bene comune che è interesse di tutti difendere”.

“Molti gli spunti di riflessione – conclude Pasetti - molte gli aspetti positivi, molte le criticità spesso riconosciute e condivise da entrambe le parti in gioco. L’intento dichiarato di fare il punto sulla sanità in Emilia Romagna è stato probabilmente rispettato con l’auspicio di andare avanti migliorando sempre le nostre performance”.

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