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Giovedì 20 DICEMBRE 2018
PA Bolzano. Via libera al nuovo Piano provinciale della rete riabilitativa

Maggiore integrazione assistenziale tra strutture ospedaliere e servizi sul territorio. Definiti nuovi criteri di accesso alle diverse forme di riabilitazione e una distribuzione di posti letto sul territorio provinciale per renderla più equilibrata. Introdotta l’assistenza intermedia per la quale sono previsti complessivamente 50 posti letto.

La Giunta provinciale di Bolzano ha approvato il piano provinciale della rete riabilitativa 2019-2021. Il testo riguarda in primo luogo la riorganizzazione dell’offerta, le modalità di accesso alle strutture riabilitative e l’attivazione di posti letto di cure intermedie.

“La riabilitazione a livello provinciale è stata regolamentata con apposite linee guida già a partire dal 1999 – spiega la Giunta provinciale in una nota -, ma nel frattempo lo sviluppo demografico ed il correlato aumento delle malattie croniche hanno posto in primo piano nuove esigenze sanitarie che richiedono forme diverse di assistenza in ambito ospedaliero e sul territorio. Mentre negli anni ’90 il panorama sanitario era orientato prevalentemente verso un’assistenza di tipo ospedaliero oggi l’accento viene posto prevalentemente sull’assistenza ambulatoriale e laddove opportuno il day service, sia nell’interesse dei pazienti che per limitare i ricoveri spesso inappropriati in quest’ambito”.

“Il piano provinciale della rete riabilitativa – sottolinea nella nota l’assessora alla salute, Martha Stocker - rappresenta il presupposto fondamentale per la realizzazione pratica di un servizio articolato su tutto il territorio. In questo modo verrà incentivata l’integrazione assistenziale tra le strutture ospedaliere ed i servizi presenti sul territorio”.

Attualmente la rete riabilitativa provinciale è costituita da strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private accreditate e contrattualizzate (ambulatoriali e di ricovero) che rispondono ai bisogni di riabilitazione conseguenti a esiti disabilitanti, patologie cronico-degenerative oppure traumi, interventi chirurgici, patologie acute o riacutizzate.
 
In queste strutture vengono svolte varie tipologie di riabilitazione, in maniera particolare: riabilitazione estensiva e lungodegenza post-acuzie, (primo livello), che prevede interventi di bassa complessità e intensità, anche in pazienti che non possono essere sottoposti a forme di riabilitazione intensiva; riabilitazione intensiva (secondo livello) con elevato impegno valutativo terapeutico e riabilitativo; riabilitazione intensiva ad alta specializzazione, (terzo livello) per i casi con elevatissimo impegno assistenziale e nei seguenti regimi assistenziali: ricovero ordinario, ricovero diurno, ambulatoriale e assistenza extra-ospedaliera, a cui il nuovo Piano aggiunge le cure intermedie, il day service e l’assistenza domiciliare.

Il piano approvato dalla Giunta definisce quindi nuovi criteri di accesso alle diverse forme di riabilitazione e prevede una distribuzione di posti letto sul territorio provinciale “più equilibrata”. In particolare, sono previsti, a livello di Comprensorio sanitario, 95 posti letto a Bolzano, 46 a Merano, 30 a Bressanone e 33 a Brunico per quanto riguarda la riabilitazione intensiva, 67 posti letto a Bolzano, 45 a Merano, 13 a Bressanone e 22 a Brunico per la lungodegenza post-acuta e 10 posti letto nel Comprensorio sanitario di Bolzano e 15 in quello di Bressanone per la neuroriabilitazione. Quest’ultima viene concentrata in due sedi per tutto il territorio provinciale in funzione degli elevati requisiti tecnologici e personali richiesti.

Viene altresì ampliato il Dipartimento che diviene Dipartimento di raccordo ospedale- territorio al quale fanno capo tutte le strutture operanti sul territorio ed i privati per garantire la continuità assistenziale dei pazienti e definire un percorso assistenziale unificato a livello provinciale. Grazie al Piano verrà inoltre introdotta l’assistenza intermedia per la quale sono previsti complessivamente 50 posti letto.

La costante verifica del processo di attuazione del Piano sarà assicurata da un apposito organismo di controllo che garantirà il rispetto delle tempistiche. Il Piano è il frutto di una stretta collaborazione tra i vertici del Dipartimento alla salute, l’Azienda sanitaria provinciale e le principali figure professionali che operano nel settore.

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