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Giovedì 10 GENNAIO 2019
Morbillo. Da novembre 2017 a ottobre 2018 più di 13mila casi in Europa. In sei Paesi (tra cui l’Italia) l’86% dei casi

I sei Paesi più colpiti sono nell’ordine la Grecia (2.884 casi), la Francia (2.863), l'Italia (2.552), la Romania (1.611), il Regno Unito (1.019) e la Slovacchia (487). La maggior parte dei casi segnalati è relativa a soggetti non vaccinati (81% dei casi), cui si aggiunge un altro 11% vaccinato con una sola dose. IL RAPPORTO ECDC.

Nuovo report del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie sul morbillo. Il periodo di riferimento sono i 12 mesi che vanno dal novembre 2017 all’ottobre 2018 quando si segnalano complessivamente 13.144 casi di morbillo in Europa con cinque paesi che da soli con 10.929 casi costituiscono l’86% del totale.
 
I sei Paesi più colpiti sono nell’ordine la Grecia (2.884 casi), la Francia (2.863), l'Italia (2.552), la Romania (1.611), il Regno Unito (1.019) e la Slovacchia (487).
 
Rapportando i dati alla popolazione la Grecia mantiene il primato in classifica con 267,8 casi per milione di abitanti, segue la Slovacchia con 89,6 casi, la Romania con 82 e poi la Francia con 42,7 casi e l’Italia con 42,1 (il Regno Unito ha un rapporto molto più basso rispetto a questo quartetto con “soli” 15,5 casi per milione di abitanti).
 
Nei 12 mesi osservato sono stati segnalati 37 morti per morbillo in 4 Paesi: Romania (24), Italia (7), Francia (3) e Grecia (3).
 
Dei 13.143 casi con età nota, 4004 (30%) erano bambini sotto i cinque anni e 6600 (50%) erano da 15 anni o più. 
 
I tassi di notifica più alti sono stati registrati in bambini al di sotto di un anno (289,7 casi per milione) e età compresa tra 1 e 4 anni (119,6 casi per milione). 
 
La maggior parte dei casi segnalati è relativa a soggetti non vaccinati (81% dei casi), cui si aggiunge un altro 11% vaccinato con una sola dose.
 
Osservando l’andamento nei 12 mesi di riferimento spicca il caso della Slovacchia con un picco di casi (257) a luglio 2018 a fronte dei pochissimi casi (vicini allo zero) nei mesi precedenti. Un picco che è calato bruscamente nei mesi successivi fino ai 16 casi segnalati ad ottobre.
 
In Italia il picco è stato segnalato ad aprile 2018 con 467 casi, diminuiti fino ai 75 di ottobre.
 
 

 
 
 

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