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Giovedì 19 GENNAIO 2012
UK. Medici minacciano sciopero contro la riforma delle pensioni

La British Medical Association, il sindacato che rappresenta 130.000 medici e studenti di medicina, è pronta ad incrociare le braccia per la prima volta dopo 30 anni. Il motivo è la riforma delle pensioni, contro la quale, secondo un sondaggio, si sono schierati 8 medici su 10.

La riforma delle pensioni inglesi non piace ai medici. E alla luce di un sondaggio che ha visto 8 medici su 10 opporsi alle nuove norme, che includono l’aumento dei contributi e l’allungamento degli anni lavorativi, la British Medical Association ha annunciato di essere pronta allo sciopero. Sarebbe il primo in oltre 30 anni da parte del sindacato che rappresenta 130.000 medici e studenti di medicina. Ad annunciarlo il quotidiano nazionale The Guardian, spiegando che dal sondaggio emerge che due terzi dei medici sono pronti a intraprendere un'azione sindacale. Anche se solo il 20% vorrebbe arrivare allo sciopero, mentre la maggior parte preferirebbe avviare una campagna contro la riforma. Sono comunque oltre 46 mila i medici che hanno partecipato al sondaggio. Il che conferma, secondo la BMA, la forte volontà di contrastare le riforme pensionistiche, come già espresso in una lettera inviata al Governo per esortarlo al confronto finalizzato a modificare le proposte.

Una riunione di emergenza del consiglio BMA convocata per il 25 febbraio prenderà in esame una votazione per l'azione sindacale se non vi sarà alcun cambiamento significativo nella posizione del Governo. “Stiamo valutando azioni di protesta senza precedenti negli ultimi decenni”; ha dichiarato Hamish Meldrum, il presidente del Consiglio BMA, che assicura che comunque, qualora si arrivasse allo sciopero “faremo di tutto il per ridurre ai minimo i disagi per i cittadini e garantire l’assistenza ai pazienti”.

Ma “il malessere dei medici è forte ed è evidente”, ha aggiunto. “Si sentono delusi e traditi, e per molti questa è l'ultima goccia. I medici sono in prima linea nel tentativi per salvare il Servizio sanitario nazionale e proteggere la salute del paziente, nonostante l’enorme riforma del sistema che sta causando il caos in molte zone, e sono in procinto di entrare in un quarto anno consecutivo di un congelamento dei salari. A questo ora si aggiunge la riforma delle pensioni”. La soluzione ora è affidata alla disponibilità di confronto da parte del Governo.

 

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