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Giovedì 31 GENNAIO 2019
Incompatibilità Presidente-Commissario. Zingaretti non ci sta. Il Lazio fa ricorso alla Consulta: “Norma illegittima. Il luogo del confronto con Governo sia il Patto per la Salute”

Dopo la Campania, la Regione si scaglia contro la disposizione contenuta nel Decreto Fiscale che prevede l’incompatibilità tra la figura del presidente di Regione e il commissario ad acta. La misura prevede anche come entro marzo il Governo possa fare decadere i presidenti-commissari ancora in carica che al momento sono Zingaretti per il Lazio e De Luca in Campania. “È il patto per la salute la sede del confronto con il governo”. LA DELIBERA

“La Regione Lazio ha approvato una delibera di Giunta che autorizza il ricorso avanti alla Corte Costituzionale per la declaratoria di illegittimità del Decreto legge n°119 del 23 ottobre 2018 convertito con modificazioni dalla legge n°136 del 17 dicembre 2018 ovvero il Decreto Fiscale, limitatamente all’articolo 25 septies, commi 1,2,3, con richiesta di sospensione cautelare delle disposizioni impugnate. Il ricorso presentato in ragione del pericolo di nocumento gravissimo e irreparabile alle competenze delle Regioni, ai diritti dei cittadini in materia di diritto e tutela della salute nonché all’ordinamento della Repubblica”. Lo comunica in una nota l’ufficio stampa della Regione Lazio che fornisce anche alcune slide.
 
La decisione segue quella analoga intrapresa dalla Regione Campania.
 
“L’attuale gestione commissariale – sostiene la Regione -, come certificato dai tavoli di verifica, ha condotto il sistema sanitario regionale a diminuire il disavanzo riuscendo al contempo ad aumentare I Livelli essenziali di assistenza (LEA). Pertanto entrambi i requisiti che producono l’effetto del commissariamento sono ampiamente superati. Il sistema sanitario regionale è tecnicamente fuori dal commissariamento e attendiamo ora la bollinatura del consuntivo 2018. Peraltro la stessa Corte in una sentenza del 2018 rileva l’anomalia di commissariamenti protratti per oltre un decennio”.
 
“Come confermato più volte dalla stessa Corte – conclude la nota - è il Patto per la Salute la sede naturale dove dare attuazione al principio di leale collaborazione tra Governo e Regioni. Pertanto un intervento unilaterale, come quello inserito nel decreto fiscale, concretizza una violazione della Costituzione in quanto non è stato preceduto da una intesa. Forzare su questo punto rischia di creare un vero e proprio conflitto tra istituzioni”.
 

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