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Sabato 09 FEBBRAIO 2019
Punti nascita. Grillo rilancia dalla Sardegna: “In Patto Salute pronti a rivedere percorsi di chiusura”

Il Ministro della Salute in Sardegna rilancia sull’idea di rivedere la chiusura di alcuni nascita e poi attacca la Giunta uscente: “Regione spende troppo e male e non ha chiesto nessuna deroga rispetto ai 5 punti nascita sotto lo standard di 500 parti l’anno”

"Nel Patto della Salute, il documento che il Ministero ha scritto insieme alle Regioni, abbiamo ribadito la nostra disponibilità a rivedere il percorso di chiusura di alcuni punti nascita, sempre mantenendo in primis la sicurezza del paziente". Lo ha detto stamani, come riporta l’Adn Kronos a Cagliari il Ministro della Salute Giulia Grillo parlando dei punti nascita, 5 quelli in via di soppressione in Sardegna per nascite inferiore ai 500 all'anno.

"Rispetto ai 5 punti nascita sub standard - precisa la Grillo -, che  sono La Maddalena, Alghero, Carbonia, San Gavino e Lanusei, la Regione Sardegna non ha chiesto mai parere di deroga al Comitato Percorso Nascita nazionale. Sappiate - ha spiegato - che la Regione non ha 
presentato richieste di deroga. Questo significa che il Comitato può avviare una interlocuzione con la Regione e arrivare a riscrivere una serie di azioni che possono portare a tenere aperto un determinato punto nascita. Questo in altre regioni è accaduto ed hanno tenuto aperti dei punti nascita in deroga. Questa può essere una scelta della Regione, nella quale il Ministro non entra nel merito. Ma sappiate che la Regione non ha chiesto alcuna deroga. Rispedisco al mittente le  accuse, e lo faccio oggi dalla Sardegna perché queste accuse sono arrivate da tutte le Regioni". 

"Ci sono situazioni sulle quali però è necessario riflettere. Se in una determinata situazione territoriale non si fanno 500 parti all'anno, ma 350, è ragionevole pensare che il punto nascita possa rimanere aperto. C'è da parte nostra una disponibilità d'incontro per i territori che hanno delle peculiarità geografiche evidenti. L'Italia ha 20 Regioni proprio perché abbiamo 20 territori che vanno governati in maniera diversa”.

"Le Regioni stanno prendendo questo modo di dire, cioè che sono brave quando tutto va bene e di scaricare sul Ministero quando le cose vanno male. Questo - spiega la Grillo - è lo schema politico di tute le Regioni. Siccome il Ministro è di un'area politica che non governa nessuna regione, risulta particolarmente facile far questo a livello politico".
 
"In Sanità la Regione Sardegna non spende poco, ma spende male: quasi 4 miliardi per un milione e 600mila abitanti è una spesa  importante - afferma il Ministro - e va capito dove ci sono errori di programmazione e di gestione che non hanno portato a risultati in termini di salute".
 
 

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