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Mercoledì 06 MARZO 2019
Vaccini. Salvini a Grillo: “Serve un decreto per far restare a scuola i bambini 0-6 anni non vaccinati.”. La replica del Ministro della Salute: “C’è legge in discussione al Senato. Sarà Parlamento a superare la norma Lorenzin”

Il vicepremier chiede al Ministro della Salute di “prevedere il differimento degli obblighi in scadenza al 10 marzo”, termine entro cui chi ha presentato l’autocertificazione dovrà provare di aver vaccinato i propri bambini pena l’esclusione da asili e materne. Arriva poi nel pomeriggio la replica (vedi video) della Grillo: “C’è un contratto che noi stiamo rispettando con la legge che è in discussione al Senato e sono convinta che entro aprile riusciremo ad approvarla anche alla Camera”. LA LETTERA

Un decreto per consentire la permanenza scolastica ai bambini non vaccinati delle scuole di infanzia 0-6 anni anche dopo la scadenza del 10 marzo
 
È quello che chiede il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha inviato una lettera al Ministro della Salute, Giulia Grillo.
 
“L’intento del procedimento” scrive Salvini, “è quello di garantire la permanenza dei bambini nel ciclo della scuola dell’infanzia, evitandone l’allontanamento e la decadenza dalle liste scolastiche, essendo ormai giunti alla conclusione dell’anno”.
 
Per il vicepremier è necessario “evitare traumi ai più piccoli” e quindi è necessario “prevedere il differimento degli obblighi in scadenza al 10 marzo pv contenuti nella legge Lorenzin”. Entro il 10 marzo chi ha presentato l’autocertificazione dovrà provare di aver vaccinato i propri bambini pena l’esclusione da asili e materne.
 
La replica di Grillo. L’intento comune è di superare la legge Lorenzin che riteniamo abbia alcune storture e lacune. Lo abbiamo dimostrato con una legge che è ora in discussione al Senato e per cui l’8 marzo scade il termine per presentare gli emendamenti. Sarà al Parlamento a superare, come giusto che sia quella legge e sono convinta che otterremo ottimi risultati”. Così il Ministro della Salute, Giulia Grillo dalla Calabria ha risposto ai cronisti alla proposta del vicepremier ribadendo poi, sollecitata sullo specifico della proroga, che “c’è un contratto che noi stiamo rispettando con la legge che è in discussione in queste ore al Senato e sono convinta che anche entro aprile riusciremo ad approvarla alla Camera”.

 
 

 

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