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Venerdì 27 GENNAIO 2012
Truffa in farmacia di Novi Ligure. Fofi si costituirà parte civile

Medicinali preparati senza pesare i principi attivi, altri venduti senza fustelle, tolte e applicate a ricette diverse per ottenere un doppio rimborso. La denuncia nella trasmissione le Iene. Fofi: "Chi delinque è fuori dalla professione".

“Non posso che ribadire la linea sempre seguita dall’Ordine: chi delinque è fuori dalla professione. Fin d’ora annuncio che la Federazione si costituirà parte civile nel momento in cui sarà aperta l’azione penale". Così il presidente della Fofi, Andrea Mandelli, ha commentato il servizio messo in onda ieri dalla trasmissione Le Iene (vedi il servizio) che documenta come in una farmacia di Novi Ligure (Alessandria) venissero preparati medicinali senza pesare i principi attivi e altri venduti senza fustelle, tolte e applicate a ricette diverse per ottenere un doppio rimborso.
 
“Anche se fortunatamente fatti di questa gravità sono rarissimi - ha aggiunto Mandelli -, mi sento in dovere di scusarmi con i cittadini ma anche di chiedere loro di considerare che tra gli ottantamila professionisti del farmaco che ogni giorno operano onestamente in Italia nelle farmacie come negli ospedali, nella ricerca come nell’industria, simili comportamenti sono oggetto del massimo disprezzo di tutti”.
 
Il presidente della Fofi, nel ribadire la "condanna senza esitazioni dei gesti inqualificabili dei farmacisti ripresi”, ha spiegato che che l’Ordine Provinciale competente, quello di Alessandria, ha provveduto oggi stesso a convocare i farmacisti coinvolti e ha avviato l’iter del provvedimento disciplinare. "Stiamo presentando alla Procura competente un esposto, così da attivare la magistratura, e questo perché la normativa attuale non permette all’Ordine di agire in via d’urgenza se non quando scattano provvedimenti di restrizione della libertà personale". Per questo Mandelli ha anche auspicato che "questo episodio faccia considerare come il ruolo degli Ordini vada potenziato, in particolare per gli aspetti disciplinari, rendendo possibile un’azione indipendente da quella della magistratura e quindi tempestiva e immediata a vantaggio proprio del cittadino. Attualmente la legge, anche di fronte a realtà innegabili, non ci dà il potere di agire come invece vorremmo poter fare subito in casi come questi, per tutelare la popolazione ma anche i farmacisti onesti”.
 

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