quotidianosanità.it

stampa | chiudi


10 MARZO 2019
Catania. Botta e risposta Sindacati-Grillo. Cgil, Cisl, Uil e Ugl: “È venuta per una passeggiata di propaganda”. La replica: “Qualcuno continua a perdere l’occasione di fare e pure di tacere”

Polemica tra i sindacati e il Ministro della Salute. Oggetto del contendere la visita della Grillo nelle strutture sanitarie della città etnea. L’accusa: “Grillo ha dimostrato di non essere nelle condizioni politiche di assumersi delle responsabilità a breve e medio termine”. Dura replica della titolare del Dicastero: “La propaganda la fa chi si lamenta e basta”.

Polemiche tra i sindacati e il Ministro della Salute, Giulia Grillo per la sua visita a Catania. “La tanto attesa visita a Catania del Ministro alla Salute, Giulia Grillo, è equiparabile più ad una passeggiata di propaganda che ad un impegno istituzionale”. Dichiarano Cgil, Cisl, Uil e UGL di Catania in una nota congiunta dai toni severi.
 
“Giulia Grillo ha dimostrato di non essere nelle condizioni politiche di assumersi delle responsabilità a breve e medio termine, a maggior ragione in una città complessa come Catania dove da sempre, ma persino drammaticamente negli ultimi anni, è necessaria una razionalizzazione della sanità pubblica - continua la nota -. Ancora una volta il governo nazionale non si è dimostrato attento ai bisogni del nostro territorio e la passeggiata del ministro ne è stata la prova. Ricordiamo al ministro Grillo che a Catania i pronto soccorso scoppiano sempre più di utenti, innescando una serie di conseguenze pericolose che vanno dall’ efficienza ed efficacia del servizio alla sicurezza stessa dei medici e degli operatori sanitari. Forse il ministro ignora o fa finta di non sapere che al “Garibaldi vecchio” di Catania, da quando ha chiuso i battenti il P.S. del Vittorio Emanuele, i cittadini si ammassano e le emergenze si moltiplicano, e nell’attesa che al “Garibaldi Nesima”, il nuovo PS venga completato, il servizio viene preso d’assalto, così come d’altronde accade al “Cannizzaro” e al Policlinico. Il tutto, mentre del PS del “San Marco” a Librino non si hanno notizie certe dell’apertura”.
 
“La carenza del personale e il disagio – prosegue la nota - che l’utenza catanese sta vivendo erano stati annunciati, con lucida chiarezza e con molti anni di anticipo, da Cgil, Cisl, Uil e Ugl catanesi. Siamo ancora una volta di fronte ad una “distonia governativa” che rischia di affossare definitivamente Catania e che francamente ci preoccupa molto. La medicina del territorio, per vari motivi, non esiste oppure è molto carente (per personale e strumenti) e il governo regionale Musumeci, seppur dimostrando buona volontà, fa sempre più fatica a gestire una situazione che diventa sempre più intricata. Per questo chiediamo alla Regione una convocazione urgente affinché nel corso di un tavolo di confronto con i sindacati catanesi, si possa fare il punto delle azioni da intraprendere realmente. Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Catania ribadiscono la centralità del servizio sanitario per uno stato che continua a definirsi democratico. Ciò non può non passare dal rispetto dei diritti fondamentali, degli utenti e dei lavoratori. Dimenticarlo o ignorarlo è una grave mancanza politica”.
 
La replica del Ministro.
“Come ministro vado a rendermi conto di persona delle condizioni degli ospedali non per propaganda ma perché è parte del mio lavoro”, scrive su facebook il Ministro della Salute, Giulia Grillo.
 
“Mi dispiace – prosegue nel post - che alcuni vogliano sempre fare polemica invece di cercare soluzioni. Al ministero stiamo lavorando h24 per una nuova strategia sul sovraffollamento nei pronto soccorso, per elaborare misure che affrontino finalmente il dramma della carenza di personale nel Ssn, per sbloccare l'imbuto formativo per i medici neolaureati, per portare risorse per rimodernare gli ospedali. Questo è impegno e volontà. La propaganda la fa chi si lamenta e basta”.
 
“I lavoratori della sanità di Catania (e non solo) – continua - chiedano a chi li rappresenta dov'erano quando il sistema è stato portato al collasso. Il ministro della Salute è al fianco di chi lavora e con le istituzioni che si adoperano per trovare soluzioni e mantenere viva la sanità pubblica, non con chi attacca continuamente chi cerca di portare cambiamento. Qualcuno continua a perdere l’occasione di fare e pure di tacere. Sono disponibile al confronto e aperta alle proposte di chi vuole costruire un dialogo per salvare il nostro Ssn che il mondo ci invidia”.
 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA